Invaso Santa Clementina dopo l’alluvione
In questo video, ecco le immagini delle condizioni dell’invaso di Santa Clementina dopo l’alluvione dello scorso 15 ottobre.
In questo video, ecco le immagini delle condizioni dell’invaso di Santa Clementina dopo l’alluvione dello scorso 15 ottobre.
Ecco le immagini inedite del Parco Cellarulo partendo dall’ingresso di “Santa Clementina”.
In questa seconda parte, si vedono le condizioni della zona pedonale del parco (ingresso via Grimoaldo Re) dopo l’alluvione dello scorso 15 ottobre.
Ecco le immagini inedite del Parco Cellarulo partendo dall’ingresso di “Santa Clementina”.
In questa prima parte, si vedono le condizioni della zona archeologica del parco dopo l’alluvione dello scorso 15 ottobre.
Il problema della mancanza di manutenzione delle infrastrutture pubbliche è un capitolo ancora tutto da scoprire nella ridente città di Benevento.
Ponte San Nicola, e la sua relativa chiusura, è solo l’ultimo degli esempi.
Nonostante le dichiarazioni riportate dal sindaco Fausto Pepe e dall’assessore ai CAPOlavori pubblici, Cosimo Lepore, che hanno dichiarato che il ponte è stato danneggiato dall’alluvione del 15 di ottobre, in modo da far rientrare la sua sistemazione nei lavori di “somma urgenza”, lo stesso ponte, dai documenti in nostro possesso, era già in condizioni pietose.
Ad aprile di quest’anno, infatti, Sannio Report, con foto e video, ha testimoniato la fatiscenza della struttura in maniera tale da presentare un esposto all’ufficio Prevenzione-Pubblica incolumità del Comune di Benevento.
Ma le carte in nostro possesso non si fermano qui: in questo articolo alleghiamo uno degli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco proprio su questo ponte.
E’ evidente che sussistono delle problematiche antecedenti l’alluvione, probabilmente il sindaco ha fatto finta di ignorarle, e già in occasione dell’appalto per la risistemazione della strada avevamo molti dubbi che si sarebbe potuto fare qualcosa. I lavori sono iniziati, con ampio spazio sui giornali, un po’ di tempo prima del 15 ottobre…..ma dopo un po’ già si erano fermati.
Per quale motivo?
Magari la ditta che doveva effettuare i lavori si era resa conto che non sarebbe bastato un po’ di asfalto e cemento per questa struttura?
Magari ha mandato comunicazione in tal senso allo stesso ente?
Noi sappiamo solo che il ponte era stato chiuso a metà. E adesso è chiuso per intero.
I dubbi ci sono e permangono e anche la corsa a far rientrare la risistemazione di ponte San Nicola tra i lavori di somma urgenza è, per certi versi, sospetta.
Chi pensa male fa peccato, ma qualche volta c’azzecca.
Felice Presta
Ecco la galleria fotografica delle immagini della distruzione del “Parco Cellarulo” dopo l’alluvione dello scorso 15 ottobre. Le foto si riferiscono al l’ingresso “Santa Clementina”.
COMUNICATO CARITAS BENEVENTO “ALLUVIONE SANNIO”
Report 1° mese 15 ottobre 15 novembre 2015
#FUORIDALFANGO
Il territorio del Sannio è stato duramente colpito dall’Alluvione del 15 ottobre scorso. Il censimento delle famiglie e delle aziende colpite è ancora in atto, ma già i numeri provvisori ci restituiscono un quadro allarmante della realtà.
Solo il censimento tecnico operato dalla nostra Caritas su 90 famiglie e piccole aziende particolarmente vulnerabili ( con il validissimo contributo di architetti, ingegneri e periti auto) ha stimato danni per oltre 4 milioni di euro in diversi comuni del territorio Sannita.
La risposta generosa e fraterna delle persone, delle associazioni, delle aziende, delle Diocesi è stata davvero straordinaria e superiore ai nostri auspici, ma risulta comunque non bastevole per i bisogni della popolazione colpita. Lo stato di emergenza dichiarato dal Governo Italiano, con lo stanziamento di una prima tranche di 38 milioni di euro per tutta la Provincia di Benevento, sarà un aiuto importante, ma non decisivo né tempestivo per tutte quelle famiglie vulnerabili che oggi stentano a ripartire e che non possono aspettare i tempi della burocrazia per poter ritornare a normali condizioni di vita. Nei prossimi 6 mesi una decina di piccole aziende potrebbero chiudere definitivamente.
Le 290 famiglie prese in carico dalla Caritas Diocesana di Benevento in seguito all’alluvione sono andate ad ingrossare le fila delle oltre 2200 famiglie già seguita annualmente dalla stessa Caritas.
Lo spettro della disoccupazione, per gli operai delle grandi industrie colpite, è ancora molto presente. Nonostante la grande speranza che nutriamo, i tempi della ripresa potrebbero essere fatali per l’economia sannita e traumatizzanti per le famiglie.
Per queste ragioni, abbiamo come Caritas fatto ciò che si poteva fare nell’urgenza, chiedo ancora uno sforzo straordinario di vicinanza al popolo beneventano, con l’invio di un contributo importante teso a rispondere con tempestività almeno alle situazioni più vulnerabili delle nostre zone.
Vi allego, con gioia per quanto bene è stato operato ma anche con viva preoccupazione per quanto ancora abbiamo da fare, il report che come Caritas Diocesana di Benevento abbiamo preparato al termine del primo mese di emergenza. La stesura del report è il frutto del lavoro di tantissimi volontari ed associazioni che hanno risposto con grande sollecitudine ai bisogni dei fratelli e delle sorelle colpite.
A poco più di un mese dall’alluvione dello scorso 15 ottobre 2015, le nostre telecamere sono tornate in via Cosimo Nuzzolo (ingresso secondario Istituto Rampone) per documentare la palude che si è formata dopo l’alluvione in un terreno adiacente la strada.
Sono trascorsi oltre nove mesi da quando è avvenuto il primo crollo dell’argine “Lungosabato Matarazzo” e senza nessun intervento dell’amministrazione comunale, la situazione col tempo continua a peggiorare.
Queste immagini, si riferiscono alle condizioni in cui versa il “Parco Cellarulo” dall’ingresso di Via Grimoaldo Re (Zona Stazione). In questa terza parte: situazione della zona interna e considerazioni finali.
Queste immagini, si riferiscono alle condizioni in cui versa il “Parco Cellarulo” dall’ingresso di Via Grimoaldo Re (Zona Stazione). In questa seconda parte: situazione della zona interna.