Piccole e grandi spese
Un Comune in dissesto che finge di non esserlo, si tiene in vita grazie ad una stupida norma chiamata “Salva Enti”. Nonostante ciò, si permette ancora il lusso di sperperare denaro. Evidentemente l’acquisizione del consenso passa per una serie infinita di spese che servono ad ingrassare le solite congreghe affaristiche che come parassiti, indeboliscono sempre di più il corpo sfibrato di una città in totale abbandono.
L’amministrazione essendo obbligata a rendere pubblici tutti gli atti e le spese, ha pensato bene di inserire questi dati in una pagina web difficile da raggiungere e non segnalata nel sito ufficiale.
Siccome siamo degli inguaribili curiosi, ci siamo messi a cercare fino a quando non abbiamo trovato le pagine incriminate, limitandoci ad illustrare alcune delle spese folli che si continuano a fare a Benevento. Nessun lavoro di intelligence, è bastata solo un po’ di pazienza. Ci troverete di tutto e di più e vi renderete conto che, con precisione chirurgica, tutte le attività che si potevano affidare a soggetti e società esterne, sono state puntualmente “esternenalizzate”.
Tra affidamenti diretti del settore legale, strane prestazioni d’opera e ovviamente anche pagamenti dovuti, negli ultimi mesi se ne sono andati via parecchi milioni di euro. Non si tratta di soldi inseriti in una programmazione politico-finanziaria capace di migliorare la città nel lungo periodo, ma è la solità operazione “riempimento” dei conti correnti delle clientele elettorali.
Per esempio la lobby dei costruttori che sta saccheggiando Benevento, consumando suolo con una cementificazione insensata, oppure tutta quella pletora di professionisti, sigle e cooperative che si dedicano alle attività più strampalate.Ecco forse spiegati gli oltre 35 milioni di euro di indebitamento “ufficiale”, senza contare la quota passiva fuori bilancio. 50-60 Milioni? E’ un continuo balletto di cifre.
Abbiamo scatenato un putiferio e frantumato il muro omertoso che circonda Benevento.
Vi pare poco?
Abbiamo scatenato un putiferio e frantumato il muro omertoso che circonda Benevento.
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