Tutti presenti?
Martedi 25 Novembre, a cura della coordinatrice Prof.ssa Rossella Del Prete, si è svolto il secondo seminario sulla “Governance dei Beni Culturali”, Dipartimento di Studi dei Sistemi Economici, Giuridici e Sociali – Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali. Tema dell’incontro “La produzione teatrale”, relatrice Laura Tibaldi.
Quello che si sta svolgendo in queste settimane e che durerà fino al 19 Dicembre è un ciclo di incontri mirati a sensibilizzare gli studenti dell’Unisannio e quanti interessati, sull’importanza del patrimonio storico – artistico – culturale, nonché paesaggistico e agro – alimentare, che caratterizza il territorio sannita, non solo come ricchezza in sé, ma soprattutto come “ricchezza” da cui partire e ripartire in un periodo di grande crisi, come quello che stiamo vivendo. A sottolineare l’importanza del Seminario contribuiscono i nomi delle personalità che hanno mostrato sensibilità e disponibilità nel portare a conoscenza la loro esperienza, le loro idee o contributi, in ambito culturale, inteso in senso lato, come campo cioè che abbraccia integralmente la nostra “cultura”, partendo dai beni culturali, dal patrimonio Unesco per passare al teatro, allo spettacolo dal vivo, ai musei d’impresa, all’archeologia industriale, all’industria culturale e creativa e alle politiche di finanziamento alla cultura.
Ciò che però colpisce lo sguardo di chi, anche semplicemente per curiosità, decidesse di partecipare ad uno degli incontri è, non solo la partecipazione limitata di giovani, ma soprattutto l’ assenza delle Istituzioni, di quegli esponenti direttamente interessati che dovrebbero non solo promuovere, ma anche e soprattutto sostenere iniziative che riguardano il loro campo d’azione.
Istituzioni politiche e amministrative della nostra città e del nostro patrimonio culturale. Ad esse aggiungiamo anche, come evidenziato dalla Prof.ssa Del Prete, le associazioni culturali, di qualsivoglia entità politica o culturale. Naturale chiedersi a un certo punto … perché?
Perché mancano sempre i rappresentanti delle Istituzioni politiche? Perché sono presenti solo quando sono chiamati ad intervenire e parlare e non mostrano alcun interesse per altre iniziative?
Perché mancano i rappresentanti degli enti posti a tutela del patrimonio culturale? Eppure un seminario sulla Governance del Patrimonio Culturale dovrebbe vederli schierati in prima linea…
Perché mancano gli esponenti delle tante associazioni culturali che proliferano nella nostra città?
Perché coloro che si definiscono “addetti ai lavori” del nostro patrimonio culturale, siano essi esponenti del mondo politico – storico – artistico e culturale, sono immancabilmente assenti ogni qualvolta si organizza un evento che non li vedrebbe come protagonisti, ma semplici uditori?
Forse non è da protagonisti stare seduti come normali cittadini ad ascoltare “chi” in un modo o in un altro, ha tirato fuori il proprio talento e lo ha messo a servizio di un bene, di un patrimonio che sta lì, davanti ai nostri occhi e neanche ce ne rendiamo conto! Perché non basta essere diventati patrimonio Unesco! Non si può ripetere sempre la stesso ritornello e crogiolarsi su un risultato raggiunto grazie a chi quel patrimonio ce lo ha lasciato in eredità e noi pian piano lo stiamo distruggendo! Di cultura si può mangiare, eccome, ma per farlo, bisogna prima essere “uomini di cultura”!