Disagi al Rione Ferrovia
Una nostra lettrice del Rione Ferrovia ci scrive per segnalare i disagi che affrontano i residenti della zona. Il tono è rabbioso, passionale ma sincero, per questo la pubblichiamo senza censure.
Gentile redazione,
scrivo questa nota per porre all’attenzione dei cittadini beneventani lo scempio non solo urbanistico ma anche sociale che si sta compiendo al Rione Ferrovia (….)
Quelli che erano stati concepiti come interventi migliorativi e che ci erano stati spacciati dalla nostra amministrazione comunale come provvedimenti inderogabili ma di ottimizzazione della qualità del vivere urbano si stanno dimostrando con tutti i loro effetti nefasti sia per i residenti che per i commercianti. E siamo solo all’inizio! A cosa servono gli interventi di facciata? A cosa serve buttare fumo negli occhi dei cittadini e dei (pochi) visitatori della città? Perché il sindaco o chi per esso non viene a farsi una passeggiata nelle vie interne al Viale Principe di Napoli (Via Vittorio Veneto, Via Fatebenefratelli, per esempio)? Sa cosa troverà? Troverà rifiuti abbandonati per strada, mattonelle dei marciapiedi completamente divelte e pericolose per i pedoni, illuminazione insufficiente, degrado architettonico. Per i residenti di queste aree adiacenti il viale, è diventato impossibile parcheggiare l’automobile…già perché si è deciso di tappezzare di strisce blu il viale e quindi coloro che frequentano l’Ospedale Fatebenefratelli, o altri servizi di cui fruiscono nel rione, alla bell’é meglio si infilano nelle vie secondarie con il risultato di creare ulteriore disagio ai residenti. E’ questa la qualità di vita che ci meritiamo?
Per non parlare della fontana che sorgerà nel bel mezzo della carreggiata a Piazza Bissolati: mi chiedo quale mente abbia potuto concepire un tale ostacolo alla circolazione proprio dove sorge il punto di confluenza di automobili provenienti da diverse direzioni e soprattutto dei mezzi che si avviano al Pronto Soccorso.
Allego alla presente foto di un ingorgo alle 9,30 del mattino, scenario ora giustificabile perché ancora in corso i lavori, ma è facilmente intuibile che questo scenario diventerà la norma anche di qui a quando i lavori saranno terminati. Chissà quale giorno rimarrà imbottigliata un’ambulanza! A proposito di fine dei lavori…era stato declamato, a mezzo stampa, che i lavori sarebbero terminati entro l’estate…ma di quale anno? All’Amministrazione comunale fanno comodo le entrate che i commercianti del Viale assicurano con il regolare pagamento delle loro tasse e imposte e perché allora non si tenta con tutti i mezzi e in tutti i modi di rimuovere quanto prima il disagio? E da una fontana (a Piazza Bissolati) se ne passa ad un’altra (Al piazzale della stazione) chiudendo il viale e con esso tutte le sue eccellenze commerciali. Chi passerà più per il viale a fare acquisti se non si trova parcheggio ed è difficile la circolazione? Probabilmente questo è un piano per orientare la gente a compiere acquisti nei centri commerciali abbandonando al loro destino i piccoli imprenditori che contano esclusivamente sul loro lavoro e sul loro impegno!
Oggi il Rione Ferrovia vive una situazione di disagio che non è certo solo dovuto al traffico e ai lavori in corso. La microcriminalità è aumentata, il meretricio a cielo aperto e sotto gli occhi di tutti, molte attività commerciali si stanno ridimensionando o stanno chiudendo. E tra le tante disfunzioni perché non segnalare anche che, lungo la strada che congiunge il piazzale antistante la stazione al capolinea degli autobus (dove stanno realizzando la passerella coperta) da diversi mesi non c’è un lampione? La zona è buia e per chi spesso prende il treno di mattina presto o sera tardi (e percorre questa strada o a piedi o perché deve lasciare la macchina nelle traverse secondarie per evitare di lasciare il guadagno di una giornata sulle strisce blu) è un disagio e ci si sente davvero poco sicuri. E’ davvero così difficile installare qualche lampione di emergenza? È davvero così difficile arrivare a capire che una strada poco o per niente illuminata incoraggia delinquenza e atti di vandalismo?
Solo operazioni di facciata senza alcun reale interesse ai problemi reali della città. È questo che il cittadino beneventano si merita? È questa la città che ci meritiamo? La città con la fontanella zampillante ma senza lavoro? La città con il piazzale ampio davanti alla stazione ferroviaria ma senza treni? La città con i piccoli commercianti che sono costretti a chiedere i prestiti per contribuire con la Tares e l’Irpef comunale?”