Caro Fausto, caro Gabriele quella sera dell’otto gennaio …
Il 5 gennaio 2013 la stampa riportava la notizia di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Benevento che coinvolgeva 51 persone. Gli atti ipotizzavano uno scenario di corruzione tra amministratori, funzionari, tecnici del Comune, esponenti del mondo imprenditoriale e malavitosi della città. L’inchiesta nota come “Mani sulla città” e il successivo processo hanno visto in questi anni accelerazioni e battute d’arresto, colpi di scena e continue variazioni della posizione processuale degli indagati. Non possiamo ricostruire la storia processuale, ma al di là delle singole responsabilità penali, quelle carte mostrano una realtà fatta di grettezza, sotterfugi, mediocrità, piccoli compromessi e strane connivenze.
Siamo dei tipi curiosi, attenti ai particolari, convinti che i dettagli rivelano aspetti interessanti e così siamo andati a spulciare quella massa di documenti soffermando la nostra attenzione su alcune intercettazioni dell’ex sindaco Fausto Pepe.
É una giornata convulsa quel 5 gennaio: il Sannio Quotidiano ha rivelato una serie di anticipazioni sull’indagine e il sindaco, al telefono con Gabriele Corona, esponente di AltraBenevento, si agita e ipotizza una fuga di notizie dalla Procura. Tra i due il tono è confidenziale, nonostante in questi anni Corona si sia sempre accreditato come un forte oppositore dell’amministrazione.
I due si scambiano una serie di impressioni sull’inchiesta, nel corso di due brevi chiamate, la mattina alle 12.56 e in una successiva telefonata delle 17.26, entrambe di pochi minuti.
Tre giorni dopo, la sera dell’otto gennaio alle 21.09 i due parlano per circa un quarto d’ora per commentare alcuni passaggi dell’ordinanza.
A un certo punto della telefonata, Pepe ipotizza che ci sia una regia occulta per distruggerlo sul piano politico attraverso l’inchiesta giudiziaria e i due parlano del titolare dell’inchiesta, il pm Antonio Clemente
(…)
CORONA: Ma tu, ma non è da adesso, forse non ti sei reso conto che è successo! Io te l’ho detto cinquanta volte, devi ringraziare il fatto che chi ha fatto le indagini è persona correttissima”
PEPE: ma dice che se ne va? Ma è vero questo fatto?
CORONA: Se ne va …
PEPE: e come cazzo facciamo!
CORONA: Si è rotto i coglioni, a giugno se ne va.
PEPE: e ho capito Gabriele, ma tu hai capito che “mazzate” rimaniamo?
CORONA: E Gesù … Gesù
PEPE: cioè io qua non solo me ne devo andare da Sindaco … io me ne devo andare proprio da Benevento per aver fatto l’affronto a Mastella secondo me!
Il dialogo continua e in un altro passaggio delle intercettazioni, Corona mette in evidenza i fatti gravissimi contestati all’ufficio tecnico del Comune, ma poi improvvisamente i due tornano a parlare di presunti teoremi e si lamentano dell’atteggiamento del Gip Cusani, a loro avviso troppo duro.
PEPE: “Gabriele scusami … io non voglio rispondere sull’inchiesta perché non mi è dovuto! Io voglio rispondere sulla mia posizione! Tutt’al più…e no mica parlo per gli altri!”
CORONA: “…ed io allora credo che tu non debba rispondere sulla tua posizione! (…) Per il resto questa cosa conferma un teorema pericolosissimo disgraziato che si è messo in piedi molto articolato … molto … molto!
PEPE: “…mah?”
CORONA: “dichiarazioni pesanti … molto pesanti! Evitata la strumentalizzazione insomma però questo magistrato se ne va perché si è rotto i coglioni … cioè lavorare in queste condizioni”
PEPE: “ma qua rimaniamo … rimaniamo veramente scoperti!”
CORONA: “a tenere 1400 fascicoli aperti con tutte le cose … non sapendo di chi cazzo ti devi fidare!”
PEPE: “sì, però tu fa una valutazione, noi qua diventiamo “preda” dei vari Cusani, dei vari … hai capito? Questa la verità!
CORONA “lo so … e lo so!”
PEPE: “I quali ci hanno già liquidato! Cioè mi hanno liquidato, hanno detto “questo se ne deve andare, senza sapere né leggere né scrivere! … questo se ne deve andare!”
In conclusione noi simpatici puntigliosi, perplessi nei confronti dei moralisti in servizio permanente della città ci facciamo qualche domanda.
Che significa restare scoperti?
È necessario potersi fidare di qualcuno all’interno della Procura? Perché?
Cosa significa essere preda?
Karl