Nuovo Consiglio Comunale: inizio lento, tra luci e ombre
Lo scorso 11 luglio si è riunito il nuovo consiglio comunale. Dopo il giuramento, il neo -sindaco Clemente Mastella, ha presentato la sua nuova giunta ed è iniziata l’avventura anche per tutti i neo-consiglieri, di maggioranza e di opposizione.
Un giudizio politico sulla nuova giunta? Lasciamoli lavorare e mettiamo alla prova un gruppo che più eterogeneo non si potrebbe.
Già il ritorno dell’assise, a Palazzo Paolo V, è stata una bella emozione. La sua sede naturale è quella e sulla forzatura di palazzo Mosti (inaccessibile ai portatori di handicap) abbiamo sempre espresso molti dubbi.
I primi atti dei neo-assessori sono volti, anche per le dichiarazioni, ad un taglio netto verso il recente passato “pepiano” e finora, tra mille difficoltà, qualcosa sta cominciando a muoversi.
Tralasciamo lo ”scivolone” del neo-assessore alle attività produttive, Luigi Ambrosone, sul centro commerciale Malies. Un errore probabilmente dettato dalla voglia di veder recuperato uno scempio in pieno centro ,che però porta con se 9 anni di “azioni e reazioni” poco chiare (oggetto di indagini della magistratura).
Ci si aspettava, nelle prime fasi , oltre alla nomina di Gino Abbate alla Gesesa, all’impugnazione della nomina del consiglio di amministrazione, fatta negli ultimi giorni del mandato di Fausto Pepe (che molti considerano illegittima), degli ex consiglieri Pannunzio e Molinaro. Ma attendiamo fiduciosi.
Ci si aspettava, visto che per inerzia e ritardo della passata amministrazione il 30 giugno scorso sono stati mandati a casa, una parola su gli ex Russo e su quel famoso progetto regionale “Ricollocami” ,che non è più partito e che visti i ritardi partirà fra qualche mese.
Intanto l’Asia ha preso gli interinali al loro posto, che ci costano molto di più degli ex Russo. Tra l’altro vengono mandati per la strada senza un adeguato D.P.I. (dispositivo di protezione individuale). Cosa inammissibile visto che gli “effettivi” dell’Asia hanno obblighi chiari in tal senso ,in base alle disposizioni vigenti per la legge sulla sicurezza sul lavoro.
Ci si aspettava se non un attacco, almeno una “cazziata” chiarificatrice con il presidente dell’Asia, il dottor Lonardo sulla questione interinali, sull’aumento della Tari del 4% per l’alluvione (che secondo tutti è ingiustificata e ingiustificabile), sulla città sporca e sull’operato del potente dirigente messo li “illo tempore” dal buon Faustino….
Ci si aspettava quantomeno una censura sul caso Mancini e sull’impianto accusatorio, nei suoi confronti, messo in piedi dalla Procura di Benevento in tema di appalti del PIU’ Europa. Cosa che non c’è stata ma visti i guai passati, giudiziari, di Clemente Mastella (con tutte le assoluzioni del caso) è logico che ci voglia andare con i piedi di piombo.
Si sarebbe dovuto almeno iniziare a parlare dell’AMTS e del suo fallimento, nodo che prima o poi dovrà essere affrontato visto che sui lavoratori (almeno quelli in esubero nel caso di subentro privato) si prospetta l’ombra del licenziamento e quindi della conseguente tensione sociale che comporterà.
Sui lavori pubblici caliamo un triste velo sulle reciproche accuse tra De Minico e Fausto Pepe.
Anche perché su questa diatriba ci sarebbe molto da scrivere e molto da dire: ad esempio a De Minico potremmo ricordare il progetto del Mamozio in piazza Duomo, uno scempio immane che è rimasto li ad imperitura memoria. Mentre invece all’ex sindaco potremmo citare, tra le tante cose, l’apertura di una Spina Verde fallimentare in partenza, deficitaria nei tempi, e dopo la falsa inaugurazione, un’opera del tutto inutile.
Riguardo poi la difficile nonchè fondamentale questione “mensa scolastica”, in campagna elettorale Mastella ha più volte espresso l’intenzione, come scritto nel programma, di aprire il famoso centro cottura a Capodimonte. L’ex sindaco Fausto Pepe nell’ultimo periodo aveva detto che aveva trovato (miracolo miracolo!) anche i soldi per riattarlo e renderlo fruibile già nel breve periodo. Le dichiarazioni successive alla vittoria di Mastella lasciano, per il momento intendere, il contrario. Non vorremmo assistere per altri anni alle continue scenette presentate tra Ristorò, Comune, Quadrelle, Corona eccetera… Stoppiamo ogni polemica ed iniziamo a vedere i reali bisogni dei nostri figli e soprattutto evitiamo che questi possano, per chi sceglierà il tempo pieno, nutrirsi ogni giorno con i panini, per “problemi” già vissuti in precedenza…
Si potrebbe continuare per ore a scrivere su ciò che c’è da fare per tentare di risollevare una città morente, piena di debiti (altro grosso scoglio….il bilancio consuntivo).
Ma presumo che Clemente Mastella abbia ben chiaro il quadro generale che ha trovato varcando le porte del Comune di Benevento.
Luci e ombre in questo nuovo inizio di legislatura. Speriamo che al più presto restino solo le luci su questa martoriata città.
Come detto, lasciamoli lavorare per il momento…ma controllando ogni cosa che si farà in modo da non ripetere gli errori delle passate amministrazioni.
Felice Presta