Benevento e il suo giorno più bello
A Benevento il 30 aprile 2016 è stata scritta la Storia! Così hanno riportato le cronache locali, i social network. “Posso dire che oggi è il giorno più bello del mio mandato!” – ha dichiarato il primo cittadino di Benevento a un’emittente.
A cosa si riferiva? Alla inaugurazione di una grande opera pubblica? Ad una straordinaria scoperta scientifica che vede protagonista il Sannio? A un successo dell’Amministrazione?
Niente di tutto questo. Il fatto è che sabato 30 aprile 2016 il Benevento Calcio ha vinto contro il Lecce ed è approdato in serie B.
Che un tale evento abbia fatto la storia del calcio, in una piccola città, ci può anche stare.
Che abbia fatto la Storia, quella con la S maiuscola, proprio non ci sta!
Un conto è gioire dell’ottimo traguardo sportivo, altra cosa è l’esaltazione mentale e il fanatismo che ho riscontrato in tante, troppe persone.
Dirigo una rivista medico-scientifica e quotidianamente tocco con mano la sofferenza di chi lotta ogni giorno contro una grave malattia, al tempo stesso mi conforta lo straordinario lavoro dei tanti, tantissimi scienziati, medici, ricercatori che con i loro progressi ci regalano speranza e, più di una volta, grandi certezze!
Ecco perché ritengo che la Storia sia tutt’altra cosa, potremo scriverla quando sarà sconfitto il cancro, quando il terrorismo sarà annientato, quando nessun Paese nel mondo soffrirà più la fame, quando non ci saranno più guerre…
Probabilmente l’àmbito del mio lavoro, in anni e anni, mi ha reso molto pragmatica e incapace di comprendere appieno come una vittoria sportiva possa far scattare la molla del delirio collettivo.
Certo, la promozione di una squadra di calcio in serie B costituisce per una città una bella notizia sotto molti punti di vista. Uno spettacolo nello spettacolo è stato vedere i beneventani scendere in piazza e stringersi in un unico abbraccio, i nostri politici uniti sotto un unico colore, quello della bandiera giallorossa.
E capisco che per un accanito tifoso di calcio, il tanto agognato approdo in serie B rappresenti un momento topico della sua vita. Questo lo posso comprendere.
Ma che un primo cittadino definisca questo momento il più bello del suo mandato, oscurando perfino il giorno in cui Benevento è diventata città Unesco, è una cosa che va al di là della mia umana comprensione.
Nei 10 anni che hanno visto protagonisti gli stessi Amministratori, Benevento avrebbe voluto e dovuto festeggiare i traguardi che il Sindaco con la sua Giunta avevano in programma di raggiungere: la realizzazione della Piattaforma logistica; la realizzazione del Polo logistico dell’Ikea; la realizzazione di un nuovo Data Center di Poste Italiane; la realizzazione di una Scuola della Magistratura; il potenziamento e rilancio del Trasporto pubblico locale; per non parlare del tanto sbandierato MIB (Mediterranean Institute of Biotechnologies), un polo per la ricerca e lo sviluppo delle biotecnologie.
Nulla di tutto ciò è stato fatto… ecco perché il sindaco di Benevento non ha poi tutti i torti quando afferma che il suo giorno più bello è stato quello dell’approdo del Benevento in serie B!
Cos’altro avrebbe potuto festeggiare?
Consoliamoci, non abbiamo il MIB… ma abbiamo la B!
Un grande evento che, tra l’altro, fortunatamente per la squadra, non è da ascrivere all’Amministrazione comunale, bensì a chi si è prodigato perché ciò accadesse, alla famiglia Vigorito.
La storia ci insegna che gli antichi Romani, per divertire il popolo, per rabbonirlo e distrarlo dalle magagne di Palazzo, organizzavano giochi e feste: Panem et circenses. Ma un traguardo sportivo, per quanto eccezionale possa essere, non può, non deve abbagliarci a tal punto da non farci rendere conto che mentre una squadra è promossa in serie B, una città è in retrocessione!
La Storia della nostra città, quella vera, potremo scriverla quando i commercianti rialzeranno le loro saracinesche, quando i nostri ragazzi non saranno costretti a scappare da Benevento per cercare lavoro altrove, quando leggeremo su Sole 24 Ore che Benevento è ai primi posti in classifica per qualità di vita, piuttosto che al 99°, quando a Benevento ci sarà una valorizzazione e non una mortificazione della Cultura.
Benevento è una città che ci invidiano per bellezza, storia, sicurezza (almeno dal punto di vista di ordine pubblico siamo ai primi posti, grazie alle nostre Forze dell’Ordine).
Ma oggi Benevento è una città che muore ogni giorno un po’ di più…
Nicoletta Cocco
Direttore responsabile insalutenews.it