Sui debiti si continua a mentire
La caratteristica del Diavolo è non far credere che esista, la stessa del sindaco di Benevento. Non voglio fare confronti tra Lucifero e Fausto Pepe, perché sarebbe oltraggioso nei confronti del primo, dotato di stile e coraggio avendo sfidato Dio in una lotta senza precedenti. Nel paragone, l’unico attributo in comune è l’invisibilità rispetto a certe situazioni, non li vedi ma fanno danni.
Avverti sempre l’odore di zolfo.
Sulla questione dei debiti, il sindaco appare e scompare a seconda delle circostanze e mostra una faccia di bronzo insieme a tutti coloro che hanno sostenuto la sua scellerata politica finanziaria. Non siamo di fronte a scelte di stampo keynesiano, non si tratta di fare deficit utili a far ripartire il ciclo economico. Quei numeri scritti sui fogli, non rappresentano altro cha la solita dilapidazione di risorse per comprarsi il consenso, ingrassare amici e fiancheggiatori elettorali.
Il sindaco ha annunciato una querela contro un’avversaria politica, Marianna Farese, colpevole a suo dire di averlo diffamato e di aver detto il falso rispetto a quel che era accaduto nell’ultimo consiglio comunale, dove oltre all’aumento delle tasse, sono stati approvati altri debiti fuori bilancio.
Il sindaco continua nella sua difesa monotona: quei debiti erano già lì.
Peccato che la sua amministrazione ha contribuito ad aggravare il passivo e non è stato mai presentato un piano di rientro credibile. Il motivo è presto detto: una rigorosa politica finanziaria avrebbe impedito alle reti clientelari di prosperare utilizzando il Comune come un bancomat.
L’unica regola ce la ricorda Curzio Malaparte: “L’arcitaliano non ha paura della legge di natura/ anzi, talvolta, egli corregge/la natura della legge”.
Per favore, non ammantiamo di argomentazioni tecniche una lurida verità.
VINCENZO BOVINO