Vi racconto una storia: Pepe, Del Vecchio e Del Basso De Caro
Ed anche oggi voglio raccontarvi una storia…
Vera? Verosimile? Falsa?
Cosa importa, in questa città non c’è nessuna differenza sostanziale e non ce n’è neanche nella storia che sto per raccontarvi.
C’era una volta un candidato sindaco del Partito Democratico che era stato, per dieci lunghi anni, Vicesindaco del Comune, Raffaele Del Vecchio.
Dopo le primarie che lo avevano visto “primeggiare”, contrapposto ad un uomo di fiducia dello schieramento facente capo a Fausto Pepe, a suo dire acerrimo avversario, nelle prime uscite pubbliche il distacco dalle due precedenti amministrazioni era apparso netto e chiaro.
Almeno questo è quello che egli aveva dichiarato nell’immediato.
Era iniziata la campagna elettorale, erano cominciate le discussioni su candidati e sulle liste e c’era sempre l’ombra di Fausto Pepe che “aleggiava” intorno alla figura di Raffaele Del Vecchio.
Diversi incontri, come riportato dai giornali, si erano susseguiti, diversi incontri che non avevano dato frutti, rimanendo ognuno ancorato alle proprie posizioni.
Poi d’improvviso una schiarita, il riavvicinamento, la pace e la resa incondizionata di tutto il PD provinciale al potente sindaco Fausto Pepe…
Fin qui la storia conosciuta e resa pubblica.
Ma cos’è che ha fatto cambiare idea su delle posizioni che parevano intransigenti da tutte e due le parti, al candidato sindaco Raffaele Del Vecchio e ad Umberto Del Basso De Caro?
E qui comincia la storia quella che racconterà, vera, verosimile o falsa, come già detto non interessa, come si sono svolti i fatti.
Abbiamo da una parte un candidato sindaco, che è quanto di più lontano dal “politico” classico: non ha autorevolezza, non ha dialettica se non quella delle favolette che si è imparato dallo stesso Fausto Pepe a memoria tra l’altro, non ha il senso della realtà, non conosce Benevento e i suoi problemi e soprattutto, per questo, è lontanissimo dai cittadini e dalla città stessa.
Dall’altra parte abbiamo un sindaco uscente che, nonostante tutte le “vicissitudini” (!) è riuscito, chissà come, a portare a termine due mandati , facendosi rieleggere al primo turno (e qui è meglio che…no comment…), a cui si deve necessariamente riconoscere una capacità politica notevole e di aver tenuto in scacco ,sempre e comunque, tutto il resto del partito ,che da lui si voleva distaccare nel segno della discontinuità.
Sicuramente lui, al contrario, vuole dare continuità al suo operato e ,in caso di vittoria del PD,vi immaginate Raffaele Del Vecchio sindaco, Fausto Pepe vicesindaco e Cosimo Lepore assessore ai lavori pubblici (un assessorato che interessa moltissimo al nostro quasi ex sindaco) ?
Due personaggi: uno forte, ma da solo, uno debole con i forti dietro….
E appunto perché debole, Raffaele Del Vecchio ha iniziato la campagna elettorale in modo sommesso, diciamo sottotono ,mentre intorno a lui i candidati sindaci, più o meno forti, iniziavano ad aggiungersi.
Si prospettava una battaglia con il Movimento 5Stelle e poi il colpo di scena… entra Mastella con tutta la sua forza. Iniziano le preoccupazioni, le discussioni interne al partito.
Fino al momento in cui, segretamente, il Pd commissiona un sondaggio elettorale, e i risultati sono clamorosi: il Pd non riuscirebbe neanche ad arrivare al ballottaggio perdendo la sfida con Mastella ed i Pentastellati.
Ed allora il PD cosa fa?
Torna a riunirsi, volano stracci e parolacce, si richiama Fausto Pepe e ci si accorda con lui cedendo a tutte le richieste volute da lui e dai suoi seguaci.
Abbozza Del Basso De Caro, gioiscono i Del Vecchio, mentre si cerca di far dimenticare tutte le dichiarazioni del candidato sindaco sulla discontinuità e su tutto ciò che aveva detto, sia pure sommessamente, contro le due amministrazioni che lo avevano preceduto di cui lui era, ricordiamo, vicesindaco e assessore alla Cultura.
Ma con questo accordo, le liste schierate a sostegno di Raffaele Del Vecchio hanno un sussulto, molti si allontanano, altri se ne vanno, altri ancora, titubanti in precedenza, non ne vogliono più sapere.
Ed ecco una ricerca affannosa ai candidati, alle quote rosa, ai riempi-lista, convinti che la loro presenza nelle loro liste, li porterà a diventare consiglieri comunali al primo turno.
Si “prende” gente che non sa nulla di politica e di amministrazione, ma non è negativo questo fatto, meglio anzi sotto certi aspetti, in attesa che la macchina da guerra del Pd muova ciò che deve muovere e si riesca a vincere.
Pepe-Del Vecchio-Del Basso De Caro… si rinnova cosi il trio che ha governato questa città per 10 anni e si chiude cosi un cerchio magico iniziato nel lontano 2006,anno della prima amministrazione targata Pepe.
Falsa, vera, verosimile?
Sono sicuro di non essere andato tanto lontano dalla verità altrimenti non si capirebbe il repentino cambiamento in corsa, in pratica negando ciò che si era detto precedentemente alle primarie e successivamente.
Le conclusioni, le mie, su tutta la storia qui non le metto, ma lascio a voi dare giudizi su una vicenda ingarbugliata, che ancora una volta fa capire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il modo di fare politica in questa città.
Ah! Un’ultima cosa: il vicesindaco a nome del Comune si è costituito parte civile contro Fausto Pepe in una delle indagini giudiziarie che lo riguardano: mani sulla città.
Meditate gente, meditate…
Felice Presta