Cinque mesi dall’alluvione e cosa avete fatto?
Maledetti, mille volte maledetti…
Nei 5 mesi dall’alluvione ad oggi ho “assistito” a tutto (non solo io…), allo sciacallaggio politico di chi veniva con le Hogan sui luoghi alluvionati, poiché la Rai aveva deciso di realizzare un servizio in quel punto, mentre c’era gente che spalava il fango uccidendosi…
Ho visto lo sciacallaggio della gente che andava a prendere roba alla Caritas, senza averne bisogno
Ho sentito dire di tutto e il contrario di tutto dal Sindaco, dal Presidente della Provincia, dal Commissario, dagli Assessori e dai Consiglieri, ma mentre un nugolo di piccoli eroi provvedeva a spalare il fango cercando di rimediare al disastro, la politica, appunto, parlava e solamente parlava.
E per tenere buoni i privati che avevano subito gli effetti devastanti dell’alluvione, distribuiva questionari per la valutazione dei danni, ben sapendo che soldi non ce ne sarebbero stati e che ancora adesso non ci sono.
I locali commerciali distrutti a Ponticelli, le case invase dall’acqua a Santa Clementina, le aziende messe in ginocchio a Pantano e a Ponte Valentino, le urla di dolore di via Nuzzolo della povera gente, tutto questo ho visto in questi mesi.
E questo sento ogni santo giorno, a 5 mesi dall’alluvione.
I volontari, la Protezione Civile (quella provinciale), la Caritas, i ragazzi del rugby e tanti altri hanno, con il loro lavoro, attutito i disagi di quella parte di popolazione che nel capoluogo e in Provincia, avevano subito danni.
Ma poi?
Poi ho assistito alle richieste dei vari Comuni.
Quelli alluvionati era prima 12, poi 26 adesso 70. Comuni che hanno inserito nei danni strutturali, dati al Commissario, strade, ponti, già disastrate prima dell’alluvione, con la speranza che i lavori non fatti PRIMA dell’alluvione, li avrebbero fatti con i soldi stanziati DOPO…
Ne è un esempio,,qui nel capoluogo, il Ponte San Nicola, che aveva cedimenti strutturali da anni e,relativamente ad esso,questo giornale aveva presentato un esposto molto prima dell’alluvione.
Ma lo hanno voluto inserire lo stesso e di questo ne risponderanno alla magistratura…
Come risponderanno alla magistratura dell’allerta meteo, della pulizia dei fiumi e di tanto altro ancora.
Stanotte è bastata una pioggia un po’ più intensa a far salire, in modo preoccupante, il livello del fiume Calore e del fiume Tammaro.
E non poteva essere diversamente, visto che i fiumi e le loro sponde, non sono stati ripuliti dai tronchi degli alberi abbattuti e dai muri di fango che su questi si sono riversati.
Un allarme lanciato già molte volte, con dichiarazioni del tipo: adesso facciamo, adesso vediamo, adesso pensiamo…
Ma non avete fatto nulla, né per il post-alluvione, né tanto meno per prevenire!
Eppure questo giornale ha documenti, i quali dimostrano che da anni era stata iniziata una battaglia per evitare che succedesse quello che è successo il 15 ottobre scorso.
Mantenere puliti gli argini, cercare di evitare il formarsi di dighe e cosi via.
Completamente ignorate dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione, dall’Autorità di bacino…
Il presidente Ricci nel post- alluvione dichiarò che la priorità era ripulire proprio gli argini, che addirittura erano stati stanziati soldi allo scopo e che erano già iniziati i lavori.
Beh, l’unico lavoro che ho visto è quello a ponte Valentino della “grande muraglia cinese”, fatta per evitare, secondo loro, che le acque del fiume potessero invadere nuovamente la zona di ” Agrisemi Minicozzi “ e le ditte adiacenti.
Un’opera, ( ci sono andato apposta per vederla da vicino) fatta da pietre e terra per un’altezza di 3 o 4 metri che nella loro testa di “espertoni” probabilmente costituiva uno sbarramento invalicabile per le acque del fiume.
Ma fatemi il piacere… avete avuto 5 mesi di tempo per fare qualcosa in merito e non avete fatto nulla.
E poi una pioggia un po’ più forte provoca, giustamente, tanta paura nelle zone alluvionate .
E di questo voi ve ne fregate altamente, pensando solo alle elezioni, alle poltrone e a come mantenere in piedi il feudo da voi costruito con pazienza e tenacia in questi anni.
Siate maledetti!