Benevento, un paradosso
Ebbene si! Siamo la città dei paradossi o dell’ assurdo!
Pirandello diceva che “le assurdità della vita sono vere e sono la ragione del Teatro” e oggi come non mai le sue parole risuonano vere!
Noi siamo la città dei 7 Teatri, la città fatta di storia, monumenti, testimonianze tangibili in ogni angolo, eppure, per assurdo o per volontà, siamo anche la città che sta dimenticando tutto questo, celando sotto il velo le evidenze storiche dirompenti.
Esempio ne è la quasi sconosciuta piazza Sabariani, a ridosso di Corso Garibaldi, una piazzetta per intenderci, chiusa fortunatamente al traffico ma non ai gruppi di adolescenti che lì trascorrono serate e weekend, seduti su quel “basamento” che protegge e nasconde.
Ad un occhio distratto la piazza appare come un semplice ring circondato da costruzioni antiche, tra cui la Chiesa di Santa Teresa, con al centro un basamento o passerella, un elemento architettonico posto lì ad abbellire, forse.
E invece, proprio al di sotto della moderna struttura giacciono i resti della chiesa dedicata a San Marco dei Sabariani e risalente probabilmente al X Sec. di cui, all’ epoca della scoperta avvenuta nel 2007, erano ancora visibili i resti degli affreschi che un tempo la decoravano interamente.
Piazza Sabariani prende il nome da Ermengano Shabran che nel 1280, dopo la vittoria ottenuta al seguito di Carlo D’ Angiò nella famosa Battaglia di Benevento del 1266, qui volle stabilirsi ed erigere un palazzo con attigua Chiesa, dedicata a San Marco, vescovo di Bovino.
Il terremoto del 1688 ha portato via i resti di questa costruzione, di cui abbiamo testimonianza in un documento del 1288, ma ha fortunatamente preservato le vestigia della più antica chiesa.
Oggi, 9 anni dopo, non sappiamo cosa rimanga di questo piccolo tesoro, il cui accesso è interdetto e non si sa per quale motivo.
Senza voler accollare colpe ad una o un’ altra amministrazione che, tanto si sa, non ammettono mai la propria responsabilità preferendo demandarla ad altri, quello che vogliamo mettere in luce è la presenza di un altro pezzo di storia e cultura che è stato scoperto, per miracolo chissà, e soggiace dimenticato, abbandonato, sotto i nostri piedi!
Ora, fino a quando continueremo a scoprire e ri-coprire?
Fino a quando cittadini e turisti saranno privati della vista del patrimonio storico cittadino?
Fino a quando si spenderà il titolo di Patrimonio Unesco senza rendere tale la città e NON l’ AMMINISTRAZIONE che se lo è aggiudicato?
Forse in Campagna Elettorale qualche promessa sarà strappata, ma forse resterà tale.
E non dimentichiamo che anche noi cittadini abbiamo il diritto e il dovere di conoscere le nostre radici, la nostra storia, almeno per renderci conto del perché oggi siamo qua.
Si ringrazia l’ Associazione Verehia per aver contribuito alla conoscenza della Piazza e della Chiesa di San Marco dei Sabariani, attraverso l’ articolo pubblicato sul sito dell’ Associazione http://verehia.it/parliamodibenevento/ermengano-chi-e-costui.html e per aver incluso le stesse all’ interno del percorso storico – itinerante “Incantesimi e Realtà”.
Anthonyla Bosco