Dopo la tempesta, FAI marathon
Si sveglia così Benevento dopo la grande tempesta che l’ ha colpita la notte tra il 14 e 15 Ottobre, con una iniziativa già programmata da tempo, che si inserisce sulla scia delle diverse che hanno preso il via, al fine di raccogliere fondi da destinare alle tante attività e persone colpite dall’alluvione.
La maratona promossa dal FAI è partita da una location suggestiva, attualmente in comodato d’uso dalla Curia alla delegazione Fai di Benevento e cioè il Monastero di San Lupolo e Zosimo, conosciuta come “i Morticelli”.
All’ interno del complesso un vero salto indietro nel tempo, un ritorno all’ anno 1000, grazie alla piacevole narrazione di uno spaccato di vita medievale, a cura della “Compagnia delle ex”.
Due guide d’ eccezione, Francesca Gerardo per l’ Associazione CAAT e Stefano Forgione per l’ Associazione VEREHIA, hanno poi alternativamente raccontato le leggende e la storia di uno dei quartieri più suggestivi della nostra città, il Triggio, che prende il nome da “Trivium”, ovvero l’ incrocio di tre vie che qui si incontravano passando per tre porte della città antica: Arco del Sacramento, Port’ Arsa e Porta Nuova, quest’ ultima ormai scomparsa.
I maratoneti sono stati guidati alla riscoperta della Benevento Romana e Longobarda, percorrendo le “Strittule”, le tipiche stradine longobarde che caratterizzano la zona, fino ad essere pervasi dal soave canto di Filomena, la janara, seduta a contare i fili di una scopa di saggina.
Da qui si è passati ad ammirare ciò che resta delle Terme e della Chiesa di San Cristiano, abbandonata dopo il terremoto del 1980, fino ad arrivare al prospiciente slargo che negli anni ‘90 ha fatto da scena all’ avvistamento della “zucculara”, figura mitica che abita le stanze del quartiere storico.
Il percorso si è poi concluso con una tappa ormai obbligatoria nelle passeggiate beneventane, i Santi Quaranta, dove i volontari che dal mese di Maggio si adoperano al recupero dell’ area hanno accolto i maratoneti, molti dei quali hanno ammirato per la prima volta il complesso storico e il grande esempio di cittadinanza attiva.
Si è chiusa così, con uno sguardo ad un’ opera di volontariato, la maratona del FAI che, come ha spiegato Patrizia Bonelli – delegata FAI Benevento – devolverà parte del ricavato della giornata ai cittadini colpiti dall’alluvione.