Alluvione Benevento: qualche domanda bisogna pur farla …
Non e’ il momento delle polemiche…e’ il momento di aiutare le persone in difficoltà. E’ la frase che viene costantemente ripetuta come un mantra dagli amministratori che vedono il proprio territorio devastato dalle calamità naturali.
La usano come scudo dagli attacchi mediatici, pensando di paragonarsi ad angeli discesi dal cielo. Si credono eroi salvatori della Patria.
Sì! Proprio quella Patria che con il loro operare sempre meno attento e sempre più approssimativo, vive un lento regresso economico e sociale.
Questo regresso si avverte proprio al sopraggiungere di eventi che si dovrebbe essere in grado di arginare se non controllare o, quanto meno, gestire nel migliore dei modi.
Nell’epoca di internet e dei satelliti che in tempo reale ci mostrano cosa sta accadendo dall’altra parte del globo, noi non siamo stati in grado di prevenire, almeno in parte, ciò che è accaduto. Non siamo stati in grado di minimizzare i danni.
Solidarietà a parte, credo sia giunto il momento, invece, che gli amministratori rendano conto del proprio operato ai cittadini.
A quegli stessi cittadini che puntualmente pagano le tasse e vorrebbero avere in cambio i servizi che per diritto gli spettano. E, come in questo caso, sicurezze che uno Stato ha il dovere di garantire.
Stamane abbiamo assistito a delle scene sconcertanti. Da un lato i tombini che saltavano sputando fuori quanto accumulato negli ultimi anni, dall’altro il fiume stesso che pareva vomitare acqua in ogni direzione.
Cittadini che hanno atteso ore e ore l’arrivo di un qualsivoglia tipo di mezzo, hanno atteso anche oltre 5 ore per poi sentirsi dire all’arrivo che non c’erano mezzi. Dalla Provincia il silenzio più assoluto sulla situazione nei 78 paesi del beneventano e dal Comune non un comunicato sulla viabilità. Per non parlare della Prefettura che è riuscita a organizzare una riunione d’emergenza solo dopo le 14.
Allora cominciamole a dare le risposte ai cittadini, anche se le domande sono talvolta scomode.
È stata diramato l’allerta meteo? Se sì, che provvedimenti sono stati presi ?
A chi spettava il compito di coordinare le forze in campo?
Calcolando che il fiume era un rigagnolo fino a due giorni fa come è possibile che si sia alzato fino alle strisce bianche (delimitazione della zona precedente l’innalzamento degli argini del fiume Calore) in cosi poche ore? Sicuramente la pioggia torrenziale che, per tutta la notte è scesa, ha scatenato la furia del fiume facendolo esondare in più punti, ma non è spiegabile con l’improvvisa piena che si è avuta intorno alle prime ore dell’alba.
A questo punto viene un dubbio legittimo: sono state aperte le chiuse della diga di Campolattaro?
Essendo una eventualità possibile, erano state avvertite le nostre autorità?
Oppure si sono trovate ad affrontare una emergenza nell’emergenza?
Le domande non finiscono qui, ma proseguono toccando punti più strettamente legati all’amministrazione del nostro Comune.
Quanto del bilancio pubblico è destinato alla pulitura e sistemazione della rete fognaria?
Chi controlla se e come vengono eseguiti i lavori?
Quanti fondi sono stati destinati al riassetto idrogeologico del nostro territorio? I lavori sono stati mai eseguiti?
Carte alla mano le amministrazioni dovrebbero essere in grado di rendere spiegazioni ai cittadini in qualsiasi momento.
Noi attendiamo questi chiarimenti.
A.M.P.