Europa tossica, aumento vertiginoso del consumo di nuove droghe
Evitiamo frasi di circostanza: l’Europa è un enorme piazza di sostanze stupefacenti. Un dato tragico confermato dall’analisi dell’Emcdda, l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Il rapporto del 2022 spiega come negli ultimi tre anni ci sia stato un rimbalzo rapido dell’offerta e del consumo di droghe con un aumento devastante e preoccupante di sostanze devastanti come la cocaina, il crack, la metamfetamina e molto altro.
Siamo di fronte ad un fenomeno che non conosce crisi e una delle cause principali è l’evoluzione di questo mercato e il passaggio sui social media e sui servizi criptati che hanno facilitato l’acquisto delle sostanze. In pratica “le droghe tradizionali non sono mai state così accessibili e continuano a emergere nuove sostanze potenti”, fa presente il direttore dell’Emcdda Alexis Goosdeel, specificando che “possiamo affrontare le complesse questioni politiche in materia di droga solo se fondiamo le nostre risposte su una comprensione equilibrata e basata su dati oggettivi”
Oltre a questo in Europa si registra uno sconcertante incremento di nuove sostanze psicoattive, che spuntano e vengono “sperimentate” e sintetizzata con ritmi rapidi. Solo nel 2021 sono state segnalate 52 nuove sostanze. Tra queste vi sono 6 nuovi oppiacei sintetici, 6 catinoni sintetici e 15 nuovi cannabinoidi sintetici. Così come sono impressionanti i dati sui quantitativi di nuove sostanze psicoattive sequestrate nell’ultimo periodo, ovvero 6,9 tonnellate.
L’Osservatorio europeo stima che nell’Unione europea siano circa 83,4 milioni le persone di età compresa tra 15 e 64 anni ad aver fatto uso di sostanze illecite nell’arco della vita. Soltanto nell’ultimo anno sono circa 30 milioni le persone ad aver consumato droga in Europa. Nella relazione si evidenzia inoltre come “la maggior parte di persone con problemi di droga utilizzi” una serie di sostanze. Aspetto che genera “una notevole maggiore complessità nei modelli di consumo di stupefacenti” rappresentati da un vero e proprio mix di medicinali, nuove sostanze psicoattive non controllate e sostanze quali ketamina e Gbl/Ghb ora associate a problemi di droga in alcune nazioni.
Produzione europea.
Il vecchio continente è diventato anche un significativo produttore. Solo nel 2020 sono state smantellate 350 strutture. Sembra che la globalizzazione stia guidando alcuni di questi cambiamenti, con particolare preoccupazione per la maggiore interazione che sembra attualmente esistere tra gruppi criminali internazionali ed europei. Ne è un preoccupante esempio la recente osservazione secondo cui i gruppi criminali messicani hanno iniziato a occuparsi della produzione di droghe sintetiche in terra europea.
I maggiori centri di produzione si trovano tra il Belgio e l’Olanda. Storicamente, la produzione di metamfetamina in Europa è stata caratterizzata da laboratori domestici locali su piccola scala che utilizzano precursori chimici estratti dai medicinali. Adesso sono stati individuate strutture in quei in quei due paesi dove si utilizzano metodi più sofisticati e processi di lavorazione industriali.