Vicenzo De Luca: in Campania? Faccio quello che voglio (e nessuno dice niente)
Da qualsiasi punto di vista si voglia guardare…io non capisco.
Non capisco quello che sta succedendo e ogni giorno mi pongo domande che rimangono senza risposta.
A cosa mi riferisco? Ma alla politica naturalmente, soprattutto quella dei due “grandi” campani: De Luca e Mastella.
Acerrimi nemici fino a poco tempo fa, amicissimi adesso con il sindaco di Benevento che segue come un mantra le dichiarazioni dello sceriffo salernitano.
Lui chiude una cosa? Mastella ne chiude due e cosi via.
Ma non devo farmi trascinare nel livore politico che mi pervade guardando la politica di questi due soggetti, ma devo analizzare i fatti.
Quali? Partiamo dal 70% dei voti presi in Campania da De Luca.
Sicuramente ha giocato il fattore lockdown e la pochezza politica messa in campo dalle altre parti (Caldoro? Un ripiego sbagliatissimo) ma adesso, con le nuove “sparate” del governatore regionale…non si trova nessuno che lo abbia votato.
Ricordo qui che la Campania è stata una delle ultime regioni ad aprire le scuole e la prima a chiuderle.
Magari ha fatto bene o forse no, ma sicuramente invece di pensare solo alla campagna elettorale De Luca poteva potenziare i trasporti, organizzare la sanità che lui stesso ha provveduto negli scorsi anni ad affossare, a rendere le scuole posti sicuri, ad avere un’idea lungimirante riguardo il commercio, la ristorazione, la movida e cosi via.
Invece i mesi estivi sono trascorsi cercando alleanze e chiudendo liste… buttando fumo negli occhi dei cittadini con il mantra sempreverde politico: vedremo, faremo, ci penseremo.
E dopo 4 mesi infatti il governatore ci sta ancora pensando e come unica soluzione che da? Chiudiamo le scuole, i locali, dopo le 21 nessun cibo da asporto, niente feste e cosi via…
Ma per mangiarmi una pizza a a casa invece di cenare devo fare colazione?
Però nelle altre regioni le scuole sono aperte, si gioca negli stadi anche se con un pubblico ridotto.
Ma nessuno dice nulla, nessuno protesta, forse tutti pensano che il Governo o il governatore trovino altri soldi da mandare ai commercianti e ristoratori per compensare i mancati guadagni?
Diciamola tutta la verità: il lockdown nessuno lo vuole fare perché servono i soldi dei commercianti, quelli che resistono naturalmente, per pagare stipendi e pensioni. Il Governo deve tener duro e far digerire il Mes nel frattempo che arrivino i soldi del recovery found.
Ma intanto succede questo in Italia e in Campania abbiamo uno “sceriffo” che come gli dai un po’ di potere in più vara ordinanze che, di fatto, stroncano intere categorie commerciali.
Fa si che i nostri figli si rimettano davanti alle playstation a non fare nulla (è inutile che si dica che la didattica a distanza ha funzionato durante il lockdown…non è assolutamente vero) e soprattutto terrorizzano la fascia di popolazione, che adesso si stava un po’ riprendendo, più debole e indifesa: gli anziani, i malati e i bambini (e le mamme).
Ma nessuno dice nulla, neanche Conte e il ministro dell’istruzione Azzolina che “bacchettano” il governatore sui suoi provvedimenti senza calcare la mano. D’altra parte glielo avevano detto loro quel che si poteva o non poteva fare nell’incontro con le regioni di qualche giorno fa.
Sorprende piuttosto la nullità politica dell’opposizione regionale, che paragono alla nullità politica dell’opposizione cittadina a Mastella: nessuno alza la voce, nessuno dice nulla (figuriamoci gli ormai pieddini acquisiti dei 5 stelle).
Addirittura ieri, dopo gli attacchi a De Luca, sulla chiusura delle scuole, il PD provinciale sannita gli porge la solidarietà difendendolo da ulteriori attacchi.
Hanno tutti paura di quest’uomo e del suo 70%?
Non lo so ma quando c’è il nulla politico o crisi sociali-economiche come queste è allora che bisogna stare attenti. Perché è da li che nascono le dittature!
Foto: facebook
Felice Presta