Quando una legge esiste (ma non viene applicata) in favore di soggetti disagiati
L’Italia è un paese strano e gli italiani lo sono ancora di più.
Una nazione dove per far valere i propri diritti uno deve “avere conoscenze”, raccomandazioni e quant’altro, dove ai “doveri” non è parificato in alcun modo un “diritto”, uno qualsiasi…ma se questo è in campo sanitario o pensionistico allora le cose precipitano nel baratro più assoluto e ci si perde nei meandri di una burocrazia lenta e farraginosa che non lascia scampo al cittadino.
E’ il caso della legge del 28 dicembre 2001, la n.448 che prevede “a determinate condizioni di età e di reddito l’incremento dell’importo delle maggiorazioni sociali dei trattamenti pensionistici di cui all’articolo 1 della legge 544 del 1988, delle pensioni sociali, degli assegni sociali e delle pensioni e assegni spettanti agli invalidi civili, ciechi e sordomuti in misura tale da garantire un reddito personale mensile pari a € 516,46 per tredici mensilità”.
Una legge semplice, che serve a tutelare i “soggetti deboli” –anziani, portatori di handicap ecc.- da un’ipotesi reale di povertà, se non dichiarata espressamente, almeno acquisita nella realtà.
Ma, c’è sempre un ma in queste cose …la legge in oggetto non è stata meccanizzata e come tante si è persa nei meandri burocratici dell’INPS che, molte volte, non è conosciuta neanche nelle sedi decentrate di tale istituto. Diciamo che è una legge non meccanizzata dall’INPS.
Fare un articolo su una legge nazionale, e su un argomento tanto specifico è molto difficile perché dovremmo spiegare in dettaglio tutti i parametri che determinano questi incrementi citati nei diversi articoli della legge e che cerchiamo di riportare nelle foto allegate. (la documentazione è disponibile in versione integrale presso la sede di Sannio Report in via Iandoli 41 Benevento, 338 2415614).
Noi siamo un piccolo giornale di Provincia, tra l’altro molto settoriale riguardo alle notizie, e avere per due anni una cosa simile cercando di farla arrivare, inutilmente, tra i banchi del nostro Parlamento, ci ha fatto pensare che se l’avessimo pubblicata due anni fa oggi molti si sarebbero informati e avrebbero potuto godere dell’incremento pensionistico in oggetto. Abbiamo perso tempo, ma in buona fede.
Ricordiamo che se l’inps dovesse accettare la richiesta si possono chiedere gli arretrati degli ultimi 5 anni, oppure gli arretrati dalla data dei requisiti per poter accedere all’incremento pensionistico.
E allora cosa possiamo fare? Pubblicare e confidare in VOI affinché la notizia abbia la diffusione che merita, ricordando che siete tutti VOI Sannio Report.
Felice Presta