Regolamento beni immobili comunali: finalmente delle regole chiare
Con l’approvazione del regolamento comunale, in merito agli immobili dati in questi anni “in comodato” ad enti e associazioni (a titolo gratuito o meno…questo non si sa), si mette la parola fine ad uno degli “scandali” più grandi della nostra città.
Non entrando nel merito delle singole questioni e con le dovute eccezioni del caso, l’abuso che negli anni passati si è fatto è sotto gli occhi di tutti.
Convenzioni non rispettate, affitti non pagati, hanno portato ad una situazione inqualificabile dal punto di vista sociale e giuridico nella nostra città.
D’altra parte, le cifre che queste associazioni avrebbero dovuto versare negli anni passati al Comune di Benevento, messe insieme (fermo restando i controlli delle convenzioni al riguardo) rappresentano bei soldini per le magre casse del Comune di Benevento.
Spulciando l’elenco, aggiornato al 31 dicembre, le associazioni “morose” o presunte tali sono numerose.
Ass. Futuro Down: 28.325
Forza della vita: 11.306,28
Il bambino incompreso: 12.669
Coop sociale la Solidarietà: 100.107,16
Coop sociale R.A.P.P.S.S. : 93.024
Associazione Vivere Dentro: 31.474
Questi sono solo alcuni esempi, con le relative presunte morosità, accertate da questa Amministrazione quando si è finalmente messo mano al riordino degli immobili comunali.
Cosa si deduce da ciò?
Che paradossalmente, nonostante contratti e convenzioni i fitti non li pagava nessuno, senza che nessuno dicesse niente o si prendesse la briga di controllare.
Come già sottolineato più volte, nell’elenco comunale a suo tempo stilato per il decreto salva-enti da Fausto Pepe e la sua Amministrazione, mancavano le scuole rurali di proprietà del Comune, oltre ad altri immobili che pian piano sono entrati nella famosa lista.
Quindi non solo non si sapeva neppure chi o cosa e perché ci stava dentro, ma non si sapeva neanche che questi immobili occupati erano di NOSTRA proprietà.
Si continua cosi ad alimentare il nostro sospetto riguardo la richiesta per il salva-enti e per il dissesto: in tutti e due i casi la documentazione era incompleta, quindi soggetta a rivalutazione. Per cui…i dubbi permangono.
Nei giorni scorsi poi c’è stato molto fermento riguardo Auditorium e Spina Verde, in cui le associazioni richiedevano e richiedono spazi all’interno degli stessi.
Beh, anche a questo proposito adesso si è messo, all’interno del regolamento, una clausola al tal riguardo: gli sconti sui fitti verranno praticati alle associazioni che effettivamente realizzeranno qualcosa per la comunità cittadina e non a tutte le associazioni che ne fanno, ne hanno fatto e ne faranno richiesta.
La dimostrazione del lavoro svolto è condizione necessaria per poter accedere agli sconti.
In caso contrario: si paga il fitto intero.
Rimangono alcuni dubbi: i fitti arretrati, pre-regolamento saranno pagati? Da chi? Dalle stesse associazioni che richiederanno un’altra volta gli immobili?
E ,se non pagano, potranno accedere lo stesso con una nuova richiesta?
Domande lecite ed opportune, in previsione di ciò che succederà. Per evitare, di nuovo, di creare confusione in questo senso e magari dare ad “amici” ciò che non dovrebbe essere dato e di negare ai “nemici” ciò che gli spetterebbe.
Felice Presta