Corso Garibaldi? E’ area pedonale. La delibera del 2011.
E’ vero, e devo dare atto a molti nostri lettori, di aver subito un rallentamento dalla vacanze di agosto a oggi.
Ma non è un rallentamento su base personale quanto una cosa dovuta alla ricerca di informazioni SU OGNI SINGOLO ARGOMENTO che attiene alla nostra città.
Stavolta parlo del famoso divieto della circolazione delle biciclette lungo Corso Garibaldi e lo faccio in due modi separati: il divieto di per se non è sanzionabile dal codice della strada, quindi è nullo perché inefficace. Secondo punto, dovrebbero essere il ciclista ad avere buon senso nel non correre quando la strada è affollata. Terzo punto, come ripeto sempre, basterebbe un controllo anche minimo per evitare che si trascenda. Ma il controllo dovrebbe farlo il Corpo di Polizia Municipale che, sottodimensionato, non riesce ad effettuarlo (a tal proposito mi pare di aver letto che era stato istituito un presidio dentro Palazzo Paolo V, erano allucinazioni?).
Il secondo modo, più pregnante nel suo significato , parte dal lontano 24 maggio 2006 con l’ordinanza definitiva n.2298. cosa diceva questa ordinanza?
Ribadiva, citando l’ordinanza provvisoria n.2071 del 2004, con la quale fu istituito il divieto di transito lungo il Corso Garibaldi per consentire la realizzazione dei lavori di ripavimentazione del Corso stesso.
Fin qui nulla di nuovo. Erano cose risapute.
Se però non fosse spuntata un’altra ordinanza, molto più recente, del 18 gennaio 2011, la n. 2508, la quale aveva ed ha (visto che non è mai stata ritirata, modificata, abolita) inscritta in essa la: LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE DELL’ACCESSO E DELLA SOSTA NELLE ZONE A TRAFFICO LIMITATO DEL CENTRO STORICO.
Bene, direte voi, stiamo parlando di una ZTL…certo.
Infatti il sindaco ORDINA, in base a vari articoli (Decreti legge, decreto legislativo ecc) a parziale modifica ed integrazione dell’Ordinanza definitiva n.2298 del 24 maggio 2006, che qui si intende interamente riportata e trascritta quanto appresso indicato…
Seguono nelle prime 6 caselle, ZTL appunto, i limiti di sosta, in numero di auto dei residenti eccetera.
Nella settima riga, però, c’è la grande sorpresa, quella che tutti sapevano e nessuno aveva mai detto. Vediamo cosa dice:
AUTORIZZAZIONI AREA PEDONALE C.SO GARIBALDI, SOLO SE NON E’ POSSIBILE L’ACCESSO PRESSO ALTRI VARCHI CON L’OBBLIGO DI COPERTURA ASSICURATIVA PER EVENTUALI DANNI. SOLO PER MANIFESTAZIONI, LAVORI E CASI ECCEZIONELI. E L’ACCESSO E’ CONSENTITO, IN QUESTI CASI, DALLE ORE 6,00 ALLE ORE 8,30 E DALLE 14,00 ALLE ORE 15,30.
I settori competenti che rilasceranno autorizzazioni inerenti manifestazioni, eventi e quant’altro vhe interessino l’area pedonale di corso Garibaldi, avranno in dotazione n.5 pass (Settore sviluppo economico) e n.3 pass (settore cultura) per il transito e la sosta dei veicoli utilizzati, e dovranno, inoltre, chiedere agli autorizzati di stipulare apposita polizza assicurativa a copertura di eventuali danni arrecati
Tutte le autorizzazioni rilasciate per il transito nell’area pedonale di Corso Garbiladi si intendono revocate e trasformate in transito e sosta nella ZTL in caso di manifestazioni, eventi e quant’altro che comporti un notevole afflusso pedonale o per motivi di sicurezza ad insindacabile giudizio delle forze dell’ordine.
Questa la delibera nella parte riguardante CORSO GARIBALDI.
Cosa significa?
Che possono passare solo le auto delle forze dell’ordine in casi di soccorso, le autoambulanze sempre nello stesso caso e, in alcuni casi speciali, possono essere dati pass temporanei.
Come tra l’altro si era già intuito da tempo con i cartelli posti nell’area pedonale all’inizio e alla fine di Corso Garibaldi.
Quindi: le forze dell’ordine li a passeggio non possono andare, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e gli stessi appartenenti al Corpo di Polizia Municipale.
I vigilantes, le auto private, i motorini, le moto e tutti i mezzi dotati di motore, se non autorizzati (temporaneamente), li non possono circolare.
Si chiude cosi una querelle durata anni e che rende inutile tutta la discussione degli ultimi tempi sulla circolazione o meno delle biciclette in mezzo al corso.
Il divieto, essendo zona pedonale, non ha ragione di essere (fermo restando il buon senso e comunque il controllo), con buona pace di tutti.
Bastava documentarsi un po’… ma in questa città tutto è sempre molto complicato e qualcuno dei lettori capirà e comprenderà la mia stanchezza, e quindi i miei ritardi, sulle problematiche che ogni giorno attanagliano questa nostra Benevento.
Piano piano arrivo a tutto, e a tutti.
Le chiacchiere le lascio agli altri.
Felice Presta