Trilogia: il controllo del territorio (Polizia di Stato)
Terzo ed ultimo articolo, tutti correlati tra loro, che trattano di un unico argomento: il nostro territorio.
Perché una trilogia? Perché in un unico articolo non si potevano “mischiare” tre argomenti sia pure connessi tra loro. Sarebbe stato difficile spiegare ciò che sta accadendo e dove gli avvenimenti ci stanno portando.
Meglio scrivere tre articoli, brevi ed esaustivi ,che uno lungo ma, consentitemi il termine, arrangiato.
Nei primi due abbiamo trattato degli argomenti che questo giornale sottolinea da tempo, nel terzo parliamo del controllo del territorio. Ma da un altro punto di vista, quello delle forze dell’ordine.
Premettendo che ( e sono anni che lo diciamo), il controllo del territorio è di vitale importanza per una terra come la nostra, che ha vicino a se Caserta e il suo hinterland, e Napoli. La terra dei fuochi e i riflettori che sulla quale si sono accesi grazie a tanti giornalisti coraggiosi, hanno portato la delinquenza a spostarsi da quelle zone e ad “ avvicinarsi”, per usare un eufemismo, nelle nostre zone.
Ed è proprio in quest’ottica che l’omicidio di Ester non è stato un caso ma solo una conseguenza…
Ma torniamo al controllo del territorio e parliamo della Polizia di Stato e della Questura di Benevento che, con i suoi quasi 200 elementi, dovrebbe essere il baluardo per eccellenza alla microcriminalità (in aumento in città) e alla criminalità in genere.
Ma questo non avviene.
Perchè?
Perché il personale della Polizia di Stato è impegnato in altri compiti, tra cui proprio il controllo, il trasporto e l’identificazione dei numerosi migranti che stanno arrivando in massa sia nella nostra città, sia nella nostra Provincia.
Delle tre volanti della Polizia che effettuavano i quattro turni giornalieri, prima sono state ridotte a due e adesso a stento ne circola una, se la stessa non è impegnata in servizi come quello sopra descritto.
E non sono rari i casi in cui le volanti, chiamate per un’urgenza, non arrivino sul posto non in tempi rapidi, ma non arrivino proprio.
A dire il vero, le zone della città sono divise a giorni alterni con i Carabinieri che però hanno, a differenza della Polizia, un controllo del territorio più vasto: infatti devono controllare anche i piccoli paesi della Provincia, sprovvisti di una caserma della Benemerita.
Quindi, ricapitolando: in città c’è un controllo molto limitato del territorio, quindi non si fa prevenzione, quindi i crimini aumentano e la sicurezza cala.
Il Questore dovrebbe dare risposte precise in tal senso, visti gli eterni e ripetuti incontri con il Prefetto di Benevento sulla sicurezza in città.
Non è possibile che a fronte di 200 unità, poco meno o poco più, il personale preposto al controllo, le volanti, abbia dei compiti che prescindono da quelli “classici”.
Il personale dell’ufficio immigrazione non può prendersi carico e svolgere i compiti magari con l’ausilio di qualche agente dei reparti Mobili di Napoli o di Roma?
L’emergenza migranti, se cosi si può chiamare, con i loro arrivi giornalieri, distolgono dai compiti di controllo, di repressione e prevenzione dei reati. E ciò è una cosa gravissima di cui, come sempre, se ne parla pochissimo.
E certamente in questo non può aiutare la locale Polizia, quella municipale, già sotto organico come ampiamente segnalato.
Cosa vogliamo fare?
Continuare per questa strada e d assistere impotenti ad un declino cittadino che passa anche e soprattutto a quel famoso controllo del territorio che non c’è?
O vogliamo chiedere a gran voce, a chi preposto, di ritornare ad uno standard, non dico ottimale, ma almeno sufficiente a prevenire i reati?
La nostra città è solo un grosso paese e ci fanno ridere le persone che fanno i raffronti con la criminalità esistente a Caserta e a Napoli.
Caserta è 6 volte più grande di Benevento, Napoli, beh facendo un raffronto siamo un quartiere neanche tanto grande della stessa.
Ma Benevento è sempre un’isola felice vero ?
Beh! Illudetevi che lo sia ancora per poco,le illusioni, ma soprattutto i sogni, svaniscono all’alba (in genere a quell’ora si fanno gli arresti)…