L’arresto di Mancini, chiude definitivamente l’era Pepe
Con l’arresto eccellente del dirigente del Comune di Benevento, Angelo Mancini, si conclude definitivamente “ l’era Fausto Pepe”. Un’era costellata da scandali, arresti, operazioni giudiziarie ma con il timone ben saldo nelle mani dell’ex sindaco, che ha resistito a tutti ed a tutto.
Una disamina politica, però, adesso si deve fare. Già so che si dirà che ce l’ho sempre con Faustino. Ma non è lui che, con la creazione di un rapporto fiduciario, ha nominato Mancini 10 anni fa Capo del Gabinetto prima, Capo Staff del Sindaco dopo, per poi diventare il Dirigente del PIU’ EUROPA?
Non è lui che ha gestito progetti, soldi, appalti di tutti i soldi arrivati per le molte opere (inutili, incomplete e difformi dai progetti originari) per molti anni?
Non è sempre lo stesso Pepe che ha provveduto poi, alla scadenza del mandato come dirigente del PIU’ Europa, ad indire un concorso (illegittimo? Sicuramente, considerato che per la Corte dei Conti ha procurato un danno al Comune di Benevento) per Dirigente del Comune di Benevento vinto proprio da quest’ultimo?
A Dicembre del 2015 la Corte dei Conti della Campania ha condannato Fausto Pepe e l’ex dirigente del personale del Comune di Benevento, Maio, a risarcire il Comune con 60.000 euro ciascuno. Mentre l’ex segretario comunale Orlacchio è stato condannato a 30.000 euro. La Procura ne aveva chiesti 750.000 euro.
Come direbbe Fantozzi, molti dei progetti del PIU’ Europa presentati e iniziati (mai finiti) in questi anni, sono delle, per dirla appunto alla Fantozzi, “UNA CAGATA PAZZESCA”.
E più volte mi sono scontrato con il Sindaco e con il Dirigente dei Lavori Pubblici, Isidoro Fucci, per tutto ciò che era stato approvato, messo in piedi pur di prendere questi famosi finanziamenti europei. Le fontane, il terminal autobus extraurbani, la Spina Verde, la Colonia elioterapica, l’ex Moscati solo per citarne alcune.
La risposta era sempre quella: se non li avessimo fatti avremmo perso i soldi.
Con il senno di poi era meglio che non facevate niente, visto tutto quello che si è creato attorno a questo sistema di appalti, di lavori, di tangenti ecc. ecc. come sottolineato dal Procuratore Conzo.
E sorprende anche il silenzio dell’ex Sindaco che, dal primo turno delle elezioni ad oggi, non si è fatto più vedere ne sentire.
Nessuno ha chiesto spiegazioni a lui della vicenda giudiziaria che ha coinvolto il suo braccio destro, nessuno ha chiamato in causa colui il quale aveva l’amministrazione della città.
Anche stavolta non spero che mi risponda anche perché delle sue risposte in questi anni, mai soddisfacenti e di infima qualità, non saprei che farmene.
Le risposte politiche le chiederanno gli altri, magari coloro che sono all’interno dello stesso partito del duo Pepe-Mancini. Magari l’ufficio del Partito Democratico sulla legalità e la trasparenza, magari anche lo stesso Del Basso De Caro. E magari anche il consigliere, ex candidato sindaco del PD, Raffaele Del Vecchio che dopo i primi 20 giorni dopo le primarie si è ritrovato con il suo sindaco, ex avversario politico a suo dire, fianco a fianco nella competizione elettorale.
Una spiegazione politica serve a tutta la città, una città che dimentica troppo spesso ciò che è successo nel suo recente passato. E che si dimentica di arresti, scandali, dopo una settimana.
Ma gli ultimi 8 anni, due li voglio abbuonare a Fausto Pepe, sono di gran lunga i peggiori della nostra storia e forse i peggiori che ha potuto subire un capoluogo di Provincia in tutta Italia.
Forse il senso di tutto è solo in questo: la politica al servizio del potere, invece della politica al servizio dei cittadini.
SIC TRANSIT GLORIA MUNDI!
Felice Presta