Aquino (M5S) sul turismo: “forse qualcuno non ha lavorato abbastanza…”
A Benevento crescono giorno dopo giorno isolamento e degrado. È opinione diffusa fra i cittadini. Di chi la colpa? Di un’amministrazione che, con un eufemismo, potremmo definire “distratta”. In particolare, è emerso, anche nell’autorevole intervento di Roberto Saviano, il disastro relativo alla fruibilità dei nostri monumenti e alla qualità dei servizi turistici offerti. I gravi ritardi che si registrano nel campo della promozione turistica e culturale della città non sono casuali ma segni tangibili di una grave incapacità. È mancata una programmazione seria negli ultimi anni.
Paradossalmente è come se non avessimo avuto un Assessore alla cultura e al turismo, voci che potrebbero essere importantissime per l’economia locale. Per recuperare occorre un grosso sforzo a cui il Movimento 5 Stelle si è preparato da tempo. Il nostro programma è chiaro: innanzitutto occorre immediatamente attivarsi dal punto di vista del decoro urbano. Prostitute alle porte della città e nel (già disastrato) Rione Ferrovia, sporcizia, edifici fatiscenti, la grande opera incompiuta di fronte al Duomo e la mancata cura del verde pubblico non sono un bel biglietto da visita per i pochissimi turisti che visitano attualmente la città, e poco invogliano gli stessi a pubblicizzare Benevento.
È indispensabile creare un dialogo con le associazioni locali che tutelano il nostro patrimonio artistico e culturale, così come è indispensabile un bagno di umiltà da parte degli amministratori locali: non basta aver ottenuto il riconoscimento di patrimonio dell’Unesco per la chiesa di Santa Sofia se non si è poi capaci di valorizzarla, mettendola al centro di un percorso turistico che accenda le luci sulla nostra magnifica città. Se non si riesce a deviare su Benevento, con la sua memoria storica e il suo patrimonio artistico-archeologico, neanche il 10% dei turisti che visitano la vicinissima Pietrelcina, forse qualcuno non ha lavorato abbastanza o ha lavorato male.
Unica nota positiva di questo tempo: siamo alla fine del disastroso decennio Pepe/Del Vecchio. Le nubi a giugno saranno spazzate vie e, finalmente, potremo vedere le stelle brillare.