Ponte San Nicola: Tibaldi contro Moschella, e intervengo io!
Bella questa campagna elettorale, soprattutto quando, in un contesto come quello cittadino, si entra nel merito di un “botta e risposta” come quello tra Raffaele Tibaldi, candidato sindaco e Giuseppe Moschella, comandante della Polizia Municipale (ancora per poco).
Leggendo l’oggetto di tale discussione, il ponte San Nicola, naturalmente mi sento chiamato in causa, vista la denuncia a suo tempo fatta, e molto prima dell’alluvione del 15 ottobre come da miei articoli e servizi fotografici e video (Ponte San Nicola (e i nostri dubbi) e Ponte San Nicola: disastro annunciato?)
Tibaldi a questo proposito fa un’ottima osservazione: se il ponte è pericoloso va chiuso, se non è pericoloso va aperto. Perché tenerlo aperto in una sola direzione?
E qui entro in gioco io, visto che sotto il ponte ci sono sceso e sono andato a vedere tutte le criticità presenti.
I piloni del ponte stanno franando in direzione Capodimonte ecco perché il ponte è stato chiuso sulla sinistra, anche se, a questo punto, non si è capito perché tenerlo chiuso in entrambe le direzioni per tanto tempo consentendo un parziale rifacimento del manto stradale e della passeggiata pedonale che, in virtù dei lavori strutturali che dovranno essere fatti, non saranno serviti a nulla se non alla ditta incaricata di effettuare i lavori (di somma urgenza o di urgente somma?).
Passiamo invece alla risposta al curaro data a Tibaldi dal Comandante Moschella che, in merito alla questione, dimostra di non essere a conoscenza del problema reale dell’ormai famoso ponte che, come abbiamo sempre sottolineato, limita e di molto la capacità di movimento dei residenti in quel quartiere.
Moschella, infatti, redarguisce Tibaldi dicendo di non conoscere le vicende della città che vorrebbe amministrare sproloquiando sugli eventi alluvionali e sul fatto che i vigili del fuoco intervennero successivamente all’alluvione dichiarando inagibile il ponte.
E lui stesso, recependo le proteste dei residenti ,lo aveva fatto aprire in un solo senso.
Mi dispiace caro Comandante, anche lei dimostra di non conoscere, o di ignorare, la storia di questo ponte, eppure lei è stato uno degli attori principali nella vicenda ad esso relativa…
Ma andiamo per ordine.
Tutto ciò che ha dichiarato Moschella ai giornali non è assolutamente vero.
Il ponte persisteva in una stato di pericolosità.
E non sono io a dirlo ma bensì i verbali dei Vigli del Fuoco intervenuti sul posto più di una volta.
E di questo verbale ne ho naturalmente copia ed è già stato pubblicato.
Però faccio un breve riassunto: i Vigili del fuoco sono intervenuti il giorno 29 marzo 2012 (anche se il verbale è datato 28) alle ore 9,38 e se ne sono andati alle ore 11,02.
Sono intervenuti in via Cupa del Gesù ,dove hanno riscontrato: “Da verifica effettuata si riscontrava la fuori uscita nonché l’elevato grado di ossidazione dei ferri, del tipo liscio longitudinali. Si provvedeva alla rimozione delle parti della struttura in imminente pericolo di caduta inibendo la funzione del varco, arteria sotto-passante per il tratto interessato dai dissesti. Si provvedeva a transennare tramite delle transenne presenti sul posto. Sul posto Polizia di Stato e Polizia municipale. Fatta comunicazione alle autorità competenti”.
Caro comandante Moschella, come vede, neanche lei dimostra di conoscere la reale problematica di quel ponte, pur essendo uno degli attori principali visto che i Vigili del Fuoco quel giorno volevano chiudere al transito tutto il ponte e poi è arrivato lei per lasciarlo aperto.
Naturalmente si sarà informato quel giorno stesso del perché, presumo, quindi era a conoscenza di tutto.
Ma evidentemente, il sottolineare che il ponte sia stato danneggiato dall’alluvione, e quindi la possibilità di ripararlo con i fondi che arriveranno per l’alluvione, fa comodo.
Il commissario Grimaldi, che ha inserito questo ponte tra le infrastrutture alluvionate, probabilmente si renderà conto di tutto solo nel momento in cui i soldi materialmente arriveranno e si inizieranno i lavori.
Perché, come ampiamente preannunciato, l’autorità giudiziaria sarà messa al corrente di tutta la vicenda.
E indovinate da chi?
Felice Presta