Via Grimoaldo Re: i gazebo scomparsi.
Ormai quando inizio un articolo non posso che citare uno degli ormai innumerevoli CAPOlavori pubblici in fase di realizzazione nella città di Benevento. Già ho avuto modo di dire più volte che i tanti milioni piovuti sulla città con il PIU’ EUROPA, a mio parere, hanno fatto più danni che altro. Nessun cantiere, ne approfitto per ricordarlo ai nostri amministratori, è stato chiuso. Ma in compenso ogni mese ne viene aperto uno. Aprire un nuovo cantiere senza chiuderne nessuno è solo un danno per tutta la città e per i cittadini. Se poi andiamo ad analizzare nel dettaglio i progetti si trovano sempre sorprese e non sempre piacevoli. L’elenco è sterminato e fare un riepilogo sarebbe impossibile da contenere in un singolo articolo.
Possiamo, ad esempio, citare le ormai famose pensiline (mai messe ma inserite nel progetto, com’era naturale che fosse) di piazza Colonna che avrebbero dovuto accompagnare, protetti, i viaggiatori fino al posteggio dei Taxi e alle altre pensiline in via Paolo Diacono.
Visto che non ci sono, in caso di pioggia e magari di vento, con lo spruzzo dell’acqua della fontana adiacente, i passeggeri prima si bagnano percorrendo 50 metri, per poi ripararsi una volta attraversata la strada.
Questo era un esempio.
Ma veniamo all’argomento in questione: via Grimoaldo Re e ai lavori in quella zona. Che, a detta del sindaco, sarebbero stati completati a maggio. Siamo a giugno…..
Dividiamo il tutto in 3 parti distinte: 1) la passeggiata fluviale, si proprio quella che serve ad andarsi a prendere la salmonella sulle sponde del fiume Calore 2) la Colonia Elioterapica, con vasche e pesciolini e tanti fiori di lillà 3) la strada vera e propria.
E andiamo al terzo punto tralasciando i primi due.
La strada è stata chiusa per un periodo di tempo abbastanza lungo e poi riaperta.
Un bell’impatto visivo e per certi versi anche artistico se non fosse che….. la strada cosi com’è può essere solo pedonale.
Non ci sono marciapiedi a protezione dei pedoni. E questo lascia presagire che appena sarà consegnata e collaudata, perché ufficialmente è ancora un cantiere, scatteranno le prime denunce in merito.
Ma andiamo oltre. Nel progetto presentato dalla ditta che si è aggiudicata i lavori con OFFERTA MIGLIORATIVA, la strada non doveva venire cosi.
Ma, presumibilmente, essendo pedonale, cioè chiusa per quel tratto alle auto, la corsia doveva essere più stretta ed ai lati dovevano venire posizionati 10 gazebi in legno come da foto del progetto. Per fare cosa non si sa. Ma adesso che la strada è stata fatta diritta il posizionamento dei gazebi, almeno da quel lato appare impossibile.
Ma se la ditta si è aggiudicata l’appalto con un’offerta migliorativa impossibile in corso d’opera da cambiare, com’è che è stata cambiata?
Forse c’entrano le –giuste- proteste delle attività commerciali presenti li vicino?
E non si poteva concertare prima con queste attività il progetto che comunque avrebbe influito su queste attività?
Ma l’amministrazione attuale, a memoria d’uomo la peggiore di tutta la storia beneventana per me e per molti, interessa solo aprire cantieri, non chiuderli mettendosi in bocca la parola RIQUALIFICAZIONE.
Alla fine quando se ne andranno, purtroppo fra un anno, i guai che lasceranno saranno impossibili da risolvere per chiunque.
E in tutto questo il male peggiore, più che essere il passato o il presente, sarà il futuro.
Felice Presta