Dedicato a….. Santa Maria degli Angeli
Ci sono storie, nella vita di una città, che devono essere raccontate nella loro interezza, non fosse altro per far capire, a chi questa città non la vive, cosa sta succedendo.
Un giorno normale in un quartiere per cosi dire…degradato. Santa Maria degli Angeli, via Iandoli in particolare.
Ascolto persone di ogni quartiere tutti i giorni, segnalazioni, disservizi e chi più ne ha più ne metta, quindi dovrei esserci abituato. Dovrei ascoltare tutti con distacco e cercare, quando e se è possibile, di risolvere qualche problema o almeno di metterlo in evidenza. Cosi da far vedere una realtà diversa da quella immaginata da tanti cittadini.
Non è cosi….specie quando queste segnalazioni vengono da due ragazzi che hanno a cuore il luogo in cui vivono e vorrebbero, come tutti i ragazzi, giocare sotto casa a pallone, oppure a nascondino o a qualche altro gioco adatto alla loro età.
Due fratellini mi hanno accompagnato ieri nel giro in via Iandoli.
Nei video pubblicati su facebook sentirete le loro voci e magari i loro nomi ma non i loro volti, essendo minori è espressamente vietato, e sentirete con quanto calore cercavano di farmi vedere tutto lo schifo e l’abbandono in cui versava e versa quel quartiere, come molti in città,dei quali ci si ricorda solo per raccogliere voti con false promesse prima delle elezioni.
Il discorso qui è limitato ad una via ma potrebbe essere esteso ai quartieri meno “in” della città, Capodimonte, Triggio e Rione Libertà, oltre naturalmente alle tante contrade. Luoghi buoni solo per andare quando si fa una campagna elettorale, magari comunale, a promettere cose, a dire cose che non si faranno mai.
Ma tornando ai due ragazzini, fratelli, i loro occhi erano pieni di speranza, perché qualcuno era arrivato li e li seguiva nel giro in cerca delle cose che non andavano, e le fotografava e li filmava.
Tutto era partito dal mini teatrino, distrutto, disastrato, abbandonato con le siringhe dei tossici a far da cornice (e le immancabili bottiglie di birra), foto che, nel corso degli anni, ho più volte fatto e messo in evidenza.
Peccato però che non sapessi che nello spiazzo vicino al teatrino questi ragazzi giocano a calcio con delle porte improvvisate fatte da bastoni di ferro piantati nella terra.
Si, proprio li, vicino al teatrino dove ci sono le siringhe. Poco distante da una giungla, perché tale è diventata, ricca di trappole di ogni tipo comprese buche, meglio dire pozzi artesiani, il cui scopo realizzativo non è dato sapere.
Questo spiazzo, all’epoca della costruzione di Santa Maria degli Angeli, costruzione travagliata e ricca di aneddoti che potrebbero interessare Procura e DDA, avrebbe dovuto ospitare un campo da tennis e uno di calcio.
Naturalmente né l’uno né l’altro è stato fatto ed è adesso solo un rifugio per topi, serpenti, zanzare e rifiuti buttati dagli incivili.
E poi c’è un imponente impianto di irrigazione, mai entrato in funzione, fogne maleodoranti e fognette sotto i palazzi ,aperte, da cui escono i miasmi degli scarichi urbani.
Se d’inverno ciò è sopportabile….d’estate e con la vicinanza del fiume Sabato, no!
E il giro continua tra prati incolti, immondizia, marciapiedi inesistenti, pali della luce misteriosamente scomparsi, umidità da tutte le parti.
Sotto gli occhi degli abitanti della zona, qualche pensionato, qualche famiglia, questo stano trio si è aggirato per due ore nella zona. Raccogliendo notizie, fotografando, ascoltando e soprattutto…memorizzando le miriadi di informazioni utili per tutto quello che si dovrà fare.
Il commiato è stato frettoloso da parte mia, incombenze familiari, ma la promessa di un mio ritorno a breve è stata fatta davanti a due ragazzi….e ogni promessa è debito.
Grazie ragazzi.