18 maggio apre il cantiere su Ponte Vanvitelli
Ormai ci siamo: lunedi 18 maggio, dopo il Giro d’Italia, il disegno dell’attuale amministrazione, sui CAPOlavori pubblici, raggiungerà l’apice con l’apertura del cantiere sul ponte Vanvitelli.
Mentre la città tutta, sembra essere stata bombardata, come nella seconda guerra mondiale, la nostra amministrazione, senza aver chiuso uno solo dei cantieri del PIU’ EUROPA ,ne apre un altro rendendo, di fatto, isolato un intero quartiere.
Che l’idea di “riqualificazione” avuta nel corso degli anni dal sindaco Fausto Pepe non coincidesse affatto con la nostra ,è cosa risaputa. Perché è proprio sui lavori pubblici e su tutte le conseguenze del caso (vi siete dimenticati Mani Sulla Città? Noi no) che è iniziata la nostra avventura giornalistica.
Cantieri aperti e mai finiti- Spina Verde, Santa Maria degli Angeli-, cantieri aperti di dubbia utilità –piazza Bissolati, piazza Colonna, passeggiata fluviale-, solo per citarne alcuni naturalmente, danno l’esatta idea che ha questa amministrazione in tema di RIQUALIFICAZIONE.
Ma torniamo a ponte Vanvitelli e alle problematiche che ne deriveranno.
L’economia già poco florida in tutta la città non potrà che risentirne in negativo, tanto più che si poteva almeno aspettare la chiusura delle scuole, magari per rendere meno pesante la situazione già caotica.
E invece no. La fretta di aprire nuovi cantieri contrasta con il buon senso e con la logica e sotto certi aspetti, è molto sospetta.
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!
Le attività commerciali, l’economia di un’intera zona dove ci sono scuole, uffici, un ospedale, la stazione e uno degli ingressi della nostra città come reagirà a quest’altro disagio?
Ascoltando i pareri dei commercianti, già scottati all’epoca della chiusura di piazza Colonna, presumiamo che non reagiranno bene, ma faranno sentire la propria voce al minimo accenno di disagio.
La corda è stata tesa a lungo e anche se il beneventano medio ha scarsa memoria, la corda sta comunque per spezzarsi, con le conseguenze che ne deriveranno.
Già i cantieri presenti in zona: via Grimoaldo Re, Colonia Elioterapica, piazza Colonna e piazza Bissolati, la ex scuola Moscati solo per parlare di quelli pubblici escludendo qualcuno privato, hanno portato sacrifici immani ai residenti e commercianti della zona.
E adesso cosa succederà?
Si chiedono altri sacrifici per un cantiere che si sa quando aprirà ma non si sa quando verrà chiuso?
Ma l’ospedale continuerà a funzionare, cosi come il pronto soccorso, le scuole elementari si chiuderanno il prossimo mese.
Per molti studenti ci saranno gli esami, quindi alcune scuole chiuderanno ufficialmente a metà luglio.
La stazione ferroviaria, con quei pochi treni che transitano ancora per la nostra città, qualche passeggero lo portano ancora.
E i pendolari che vanno a Napoli, ad Avellino continueranno a viaggiare per lavoro.
Di fatto tutto questo rischia di essere pregiudicato da una volontà cieca a tutte le problematiche della cittadinanza.
Ma questi nove anni di amministrazione hanno dimostrato,oltre ad un’incompetenza e a un pressapochismo mai visto, la sordità e la cecità politica.
Purtroppo però, per completare il disegno delle 3 scimmiette, manca la parola.
Quella si che la usano. La usano per giustificare scelte ingiustificabili, errori madornali, logiche incomprensibili.
Una volta il sindaco disse che era meglio fare che non fare….
Beh, arrivati a questo punto, e vedendo ciò che è stato fatto (e non fatto)…era meglio non fare nulla.
Avreste fatto molti meno danni!