La Rete Sociale offre “pasti da ristorante” ai malati psichici
Sono immagini che parlano da sole: riprese ieri, sabato 2 maggio, mostrano il commissario della Asl, Gelsomino Ventucci, a tavola con i pazienti, i medici e gli operatori della Salute Mentale di Puglianello e Morcone. E’ chiaro, però, che il cibo fresco servito nei piatti di ceramica delle foto, non è quello in vaschette di plastica monouso consegnato dalla Ristorò, alle 11,30: rimasto accantonato in uno stanzino, è stato sostituito, infatti, con i pasti più gustosi offerti dalla Rete Sociale dopo averli concordati, a Puglianello, con un ristorantino della zona; e a Morcone, con la cooperativa che conduceva il Laboratorio di Cucina “Cotto e Mangiato”.
Questo gesto provocatoriamente solidale dell’associazione dei familiari, nasce dalla necessità di spingere i funzionari Asl a prendere i provvedimenti necessari a fare chiarezza sospendendo, nel frattempo, la mensa in via cautelativa. Ma la decisione di offrire un’alternativa ai “pasti Ristorò”, è stata promossa – attingendo al fondo istituito da Serena Romano in memoria della sorella Paola tragicamente scomparsa – anche per ricordare che nessuno può perdere i diritti di cittadino solo perchè malato: compreso il diritto a scegliere fra un cibo “manicomiale” o un pasto normale.
Una scelta che, come si vede da alcune foto – insieme ad altre riportate, a breve, anche sul sito www.ilenzuolibianchi.com – è stata già fatta non solo dai pazienti della Salute Mentale ma, con un gesto a sorpresa, anche dal commissario della Asl Gelsomino Ventucci: “Potete aggiungere un posto a tavola anche per me?” – ha chiesto infatti ieri mattina al presidente della Rete Sociale – Dopo il clamore nato intorno a questa vicenda, sento la necessità di constatare di persona i fatti denunciati, di parlare con i pazienti per sentire quali siano le soluzioni a loro gradite… e voglio anche assaggiare personalmente il cibo fornito dalla Ristorò. Vorrei venire, dunque, a trovare i pazienti e i primari, Volpe e Piombo, che da anni li seguono a Puglianello e a Morcone, anche perché a Puglianello si festeggia un anniversario importante per il Centro di Salute Mentale, inaugurato proprio il 2 maggio di 25 anni fa; mentre a Morcone è stato messo in atto quel Progetto terapeutico “Cotto e mangiato” accolto con successo, ma interrotto con dispiacere dagli utenti”.
Un tour de force gastronomico, dunque, quello cui si è sottoposto ieri il commissario Ventucci, gustando prima a Puglianello fusilli ai funghi, carne al forno e sformato di patate, poi a Morcone spaghetti al pomodoro fresco, salsicce al finocchietto e insalata appena colta: “Ma senza sforzo – ha commentato alla fine – data la qualità del cibo e della sua preparazione e l’accoglienza calorosa che mi è stata riservata! In questo senso è stata un’ ”ispezione” piacevole e gustosa, da ripetere non solo per portare avanti le attuali azioni di verifica. Da questo incontro, infatti, è emersa la necessità di realizzare un obiettivo irrinunciabile: dare alle persone con disagio psichico un habitat naturale quanto più vicino alla familiarità e alla normalità, dalle quali spesso sono escluse. E ciò si può fare anche offrendo loro la possibilità di partecipare all’acquisto e alla preparazione dei cibi che consumano: perché tale impegno le fa sentire utili e restituisce loro una dignità ingiustamente sottratta”. Questo “blitz culinario”, insomma, non lascia dubbi su “con chi sta” e “quale sia l’obiettivo” del commissario Ventucci: ora bisognerà vedere se i funzionari Asl continueranno a giocare a scaricabarile o si daranno da fare per realizzare la giusta soluzione.