Centro Commerciale Malies…..il grande inganno
A Benevento si sa, è prassi diffusa parlare di un argomento per qualche giorno, se non qualche ora e poi dimenticarsene. Succede sempre. E se non se ne parla di questo argomento, questo argomento non esiste, non è mai esistito.
Peccato però che noi, anche a costo di sembrare ripetitivi in qualche passaggio, a differenza di molti altri non dimentichiamo le cose, e a cadenza quindicinale ritorniamo sull’argomento.
E quindi torniamo a parlare del Centro Commerciale Malies di piazza Commestibili e della sua ingarbugliata situazione.
Iniziamo a fare un breve riepilogo: project financing concessa alla Ma.Vi soc. coop. nel 2005 (epoca D’Alessandro sindaco), cessione del project alla Malies s.r.l. nel marzo 2007, nella stessa data accensione di un’ipoteca sul centro da parte della Malies s.r.l. che da come garanzia l’immobile stesso (con la firma del dirigente dell’epoca del VI settore lavori pubblici). Vengono pagate 3 rate dell’ipoteca e poi nulla più. L‘8 dicembre 2007 si inaugura il centro commerciale, lo inaugura il sindaco Fausto Pepe nel primo anno della sua prima consiliatura.
Con il passare del tempo il centro commerciale perde tutti i commercianti, viene vandalizzato ed è terra di nessuno. Nessuno controlla, nessuno vigila.
La Confcommercio entra in ballo chiamando ad un tavolo l’assessore al commercio Danilo De Luca, un rappresentante del Malies e i commercianti di via Gaetano Rummo (quelli che assistono impotenti allo scempio giornaliero del centro). In quella riunione quello che succede è cosa risaputa perché già messa in evidenza: l’assessore a nome del COMUNE prende le distanze in maniera netta dalla società Malies s.r.l. e dalla sua gestione.
Queste le sue dichiarazioni riportate fedelmente perché registrate (video integrale):
Dichiarazioni dell’assessore Danilo De Luca nell’incontro alla Confcommercio:
<<Ci sono inadempienze da parte della società Malies, in capo a 30,40 giorni noi risolveremo noi li mandiamo via perché lo stato di degrado a cui è arrivato il Malies non è più tollerabile per degli amministratori che ci tengono alla loro città. La gestione del Malies è in capo ai Lavori Pubblici non all’assessorato del commercio. Segue lettera…
nota del 17-3-2014 dall’avvocatura del Comune di Benevento: in riscontro alla nota di codesto settore protocollo ecc ecc con la quale veniva richiesto parere sullo stato dell’opera pubblica in oggetto e sui provvedimenti da adottarsi. Esaminata la documentazione inviata e sulla base della stessa si precisa quanto segue: nel caso ….. si tratta di stabilire se sia esperibile o meno domanda di risoluzione del contratto ex art. 1453 c.c. e quindi risoluzione per inadempimento di una delle parti contrattuali più precisamente, nel caso in esame, Il Comune di Benevento nella persona del dirigente del settore Lavori Pubblici, lamenta gravi inadempienze contrattuali da parte della società Malies subentrata alla MI.RU.s.r.l. con la quale il Comune stesso aveva in precedenza, esattamente il 27-7-2005, quindi epoca D’Alessandro, stipulato una convenzione per l’affidamento in concessione della progettazione definitiva ed esecutiva costruzione del mercato e gestione piazza Commestibili. A detta dell’ente concedente la concessionaria Malies ha violato gli articoli 6-10-11 della convenzione Obblighi e Oneri della concessionaria laddove espressamente previsto rispettivamente che entro sei mesi dal verbale di ultimazione delle opere si proceda al collaudo delle stesse con corrispettivo a carico della concessionaria e, dove è prevista, l’effettuazione della successiva gestione delle opere anche attraverso affidamento a soggetti terzi idonei e qualificati del settore. Nella nota in esame si afferma che l’intervento non è mai stato collaudato e non si è mai proceduto alla sottoscrizione della convenzione definitiva . Il Comune ha, nella persona del dirigente ai Lavori Pubblici, inviato e diffidato in data 28-5-2012 la società Malies a porre in essere tutti gli atti di collaudo. Constatando un totale disinteresse della società gestrice e fornire tutta la documentazione tecnica necessaria per collaudare la struttura. Disinteresse confermato anche dal collaudatore ingegnere A. Reale. Ma vi è di più, va infatti sottolineato, a detta dell’ente concedente, il totale stato di abbandono in cui versa la struttura attuale. Il tutto in palese violazione di quanto stabilito nella convenzione dove è espressamente previsto , quale oggetto della convenzione, art 2 comma 4 e 5 della convenzione la gestione del Mercato dei Commestibili ivi compresa la manutenzione, ordinaria e straordinaria, della rete infrastrutturale pubblica, la manutenzione, ordinaria e straordinaria degli immobili gestiti in diritto superficiale. Inoltre a pagina 14 della convenzione, articolo 13 della stessa si legge: per quanto riguarda la realizzazione delle opere, diretta o indiretta, la concessionaria resta unica responsabile nei riguardi del concedente degli impegni assunti e, per quanto riguarda corrispondenza dell’opera e progetti allegati alla presente convenzione per la loro buona esecuzione nonché per il buon funzionamento degli impianti. Tanto premesso deve rilevarsi che ai sensi dell’art 1453 c.c. nei contratti con prestazioni corrispettivi quando uno dei contraenti non adempie alle suo obbligazioni l’altro può, a sua scelta, chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo in ogni caso il risarcimento del danno. In tema di prova dell’inadempimento dell’obbligazione il creditore che agisce per la risoluzione contrattuale deve soltanto trovare la fonte negoziale o legale del suo diritto e il relativo termine di scadenza limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell’inadempimento della controparte. Mentre il debitore convenuto è gravato dell’onere della prova del fatto estintivo dell’altrui pretesa. Quando la gravità dell’inadempimento, che costituisce l’unico presupposto alla risoluzione giudiziaria, la stessa deve essere considerata, più che in relazione alla sua identità oggettiva, all’importanza che essa assume appunto riguardo dell’interesse che l’altra parte intende realizzare che può assurgere prescindendo da una valutazione economica ad elemento fondamentale di valutazione in quanto si pone come causa di turbamento delle pattuite prestazioni corrispettive. La gravità dell’inadempimento non va commisurato all’entità del danno che potrebbe anche mancare ma alla rilevanza della violazione del contratto con riferimento alla volontà manifestata dai contraenti alla durata e finalità del rapporto, nonché al concreto interesse dell’altra parte all’esatta e tempestiva prestazione. Concludendo nel caso in esame viste le inadempienze contrattuali della società Malies s.r.l. , la quale è venuta meno ai suoi obblighi di: collaudo, gestione, buon funzionamento del mercato di piazza Commestibili , attualmente in stato di abbandono, inadempienze gravi alla luce dell’interesse e finalità pubblici perseguiti attraverso la progettazione e l’esecuzione delle opere in questione, sussistono i presupposti per procedere alla risoluzione di contratto o del contratto secondo le modalità di cui all’art 22.
Avvocato Vincenzo Catalano.>>
Tra l’altro nella lettera viene evidenziato che, oltre al collaudo, manca una convenzione definitiva tra la società e il Comune. E se ne accorgono dopo 8 anni?
Successivamente viene indetto un altro incontro a palazzo Mosti, questa volta dal sindaco Fausto Pepe alla presenza di 4 rappresentanti dei commercianti di via Gaetano Rummo, della Confcommercio di Nicola Romano, degli assessori Cosimo Lepore e Danilo De Luca, del consigliere Molinaro e del dirigente dei Lavori Pubblici Isidoro Fucci.
Prima dell’incontro consegniamo delle domande al sindaco in merito:
Solo qualche domanda caro sindaco…..
Come è stato ratificato l’accordo e la sottoscrizione dell’ipoteca? Con Delibera di Giunta? Di Consiglio? Con determina dirigenziale?
La società Malies ha pagato qualche rata dell’ipoteca?
Se si, da che momento si è resa morosa?
Il Monte dei Paschi ha comunicato l’andamento del rapporto al Comune?
Che affidabilità aveva la società visto l’esiguo capitale?
Si possono fittare gli immobili? Per non far deperire il valore del’immobile nel suo complesso?
Ci sono anche case nella descrizione dell’ipoteca, sono fittate? A chi?
C’era, c’è un responsabile che vigilava sull’andamento del contratto?
a cui, naturalmente non abbiamo avuto risposta.
Visti i presupposti e l’assenza del rappresentante della società Malies l’incontro non ha avuto risvolti. Almeno quelli su cui avevano basato l’incontro la Confcommercio e il Comune.
Dopo le carte della Camera di Commercio, in cui si metteva in evidenza che la società Malies è inattiva e che ha sospeso tutte le attività del centro, dopo le carte dell’Agenzia del Territorio, che riportava i dati dell’ipoteca, mancava un ultimo tassello. Chi era andato per il Comune a firmare un contratto di questo genere che non avrebbe firmato nessuno?
Il notaio che ha fatto l’atto è andato in pensione, l’archivio di tutti i suoi atti sta a Santa Maria Capua a Vetere.
Ma, sia pure tra mille difficoltà e perdite di tempo, l’ultimo tassello lo abbiamo avuto all’inizio della scorsa settimana andando, sempre all’Agenzia del Territorio, richiedendo la trascrizione dell’atto.
Questi i dati:
alla presenza di 9 persone, che erano presenti a vario titolo, il notaio ha stipulato un CONTRATTO DI MUTUO FONDIARIO per 1.200.000 euro accettata dalla Banca Monte dei Paschi di Siena in esecuzione della deliberazione in data 8-11-2006 (segue elenco di tutti i beni da mutuare per un totale di 4.300mq).
Per il Comune di Benevento era presente il dirigente del VI settore, Opere Pubbliche, tale nominato con provvedimento n.57 del 22 dicembre 2006 autorizzato al presente atto dall’art.8, Convenzione di affidamento in concessione della progettazione definitiva ed esecutiva: COSTRUZIONE E GESTIONE DEL MERCATO DEI COMMESTIBILI in data 25 luglio 2005 ricevuta e registrata dal segretario comunale in data 4 agosto 2005 al n. 4598 e successiva presa d’atto in data 29 maggio 2006 del settore VI-OO.PP (codice ufficio 65, numero di settore 542), di subentro della società Malies s.r.l. alla ditta Mi.Ru soc.coop.
Il dirigente dell’epoca è colui il quale ha messo la firma su un atto come quello descritto.
Adesso che TUTTI i tasselli sono andati al loro posto resta da stabilire eventuali responsabilità di tutti i protagonisti di una vicenda paradossale che vede un centro commerciale costruito e abbandonato, una banca che, per il momento, bonariamente cerca di riavere indietro i soldi, un Comune che in questa vicenda non solo non c’ha guadagnato niente ma ha perso parecchio. E naturalmente con lo stallo che ne consegue che vedrà una struttura come quella di piazza Commestibili deperire ulteriormente nel frattempo che si trovi una soluzione al problema.
Noi il nostro lo abbiamo fatto…..adesso la palla passa ad altri.
Felice Presta