Il castello di Ceppaloni e Barba
Non è bastata la pioggia, non è bastato il freddo a impedire lo svolgimento dell’appuntamento culturale, svoltosi sabato nell’aula consiliare di Ceppaloni, che ha visto come protagonista la storia raccontata dal Prof E. Spagnuolo.
Un breve scorcio sui venticinque anni che hanno caratterizzato la vita del castello di Ceppaloni e Barba, gli anni che vanno dal 1113 al 1138, quelli in cui come ha detto Spagnuolo stesso, si sono succeduti tutti quegli avvenimenti che siamo abituati a vedere raccontati nei film, come eventi accaduti lontano dalle nostre terre e che invece sono successi anche qui..
È stata questa una piacevole narrazione, dal linguaggio semplice e diretto, una lezione di storia accattivante, raccontata da chi la storia la mastica quotidianamente. Non dimentichiamo infatti che E. Spagnuolo è un appassionato ed esperto di storia locale; tanti sono i suoi saggi sul Brigantaggio in Irpinia e sul Medioevo Irpino, nonché scritti a carattere religioso.
Ad impreziosire l’incontro sono intervenuti il Dott. Claudio Cataudo, sindaco di Ceppaloni, e il Dott. Alfredo Rossi, anche egli esperto di storia locale. A Rossi infatti è spettata la panoramica storica iniziale, quella che ha poi introdotto il racconto vero e proprio!
Senza la quale non sarebbe stato comunque facile riuscire ad inquadrare il periodo storico e le vicende narrate.
Al sindaco invece la parte dei saluti, quella della valorizzazione Del nostro territorio, perché laddove non c’è memoria storica, non c’è identità ; le risorse vanno riscoperte per rendere fruibili i nostri beni, anche solo come beni storici.
Al termine della serata, grazie anche agli interventi dei presenti, lo stesso sindaco ha lanciato proposte molto interessanti che l’ Associazione Blond si è impegnata a portare avanti con la collaborazione della Pro – loco del paese e di tutti coloro i quali avranno voglia di dare vita ad un nuovo evento.
Blond ringrazia coloro i quali si sono mostrati sensibili e disponibili alla realizzazione dell’evento. ma sopratutto Francesco Porcaro per la perfetta macchina organizzativa e Federico Tranfa per la grafica.
Anthonyla Bosco