La musica è finita, gli amici se ne vanno
Rosario Guerra, Aldo Damiano, Gino Abbate, Luigi Scarinzi, tanto per fare qual-che nome, sono ex assessori che hanno partecipato all’esperienza di governo di Fausto Pepe. Di Rosario Guerra ne abbiamo parlato e spesso, quindi è inutile ritornarci su, di Aldo Damiano non si hanno più notizie da quella famosa conferenza stampa ed evidentemente, essendo uno dei principali imputati nel processo Mani sulla Città, è in attesa delle decisioni del giudice in merito. L’addio di Scarinzi all’assessorato dei Servizi Sociali non ha lasciato strascichi dato che il divorzio sui media è apparso indolore. Rimane Gino Abbate…
In una piccola intervista rilasciata al Sannio quotidiano lo scorso 5 giugno, l’ex assessore critica fortemente l’attuale amministrazione e il sindaco. Sia pure con toni più morbidi rispetto a Guerra, il buon Abbate, non si è pentito della scelta di dimettersi e di lasciare cosi palazzo Mosti. Pomo della discordia, fra l’altro, è stata la scelta del sindaco di far rientrare i dirigenti decaduti o in fase di chiusura di contratto. Tra l’altro, è di questi giorni lo scontro tra il sindaco e il vicesindaco Raffaele Del Vecchio sulla nomina di Angelo Mancini con un contratto biennale da 80mila euro l’anno al Comune di Benevento in un momento come quello attuale dove si dovrebbe spendere poco e bene.
Ritornando ad Abbate e ad Angelo Mancini, perché è indubbio che a lui si riferisce l’ex assessore, nella sua intervista si è manifestato il rimpianto di aver perduto un dirigente come Rino Vitelli –fatto fuori senza nessuna possibilità- mentre altri sono stati salvati e ovviamente, Abbate non ha risparmiato rimproveri al Partito Democratico locale.
Le critiche interne da parte di assessori o ex tali, di consiglieri, di dirigenti e quant’altro che hanno lavorato a stretto contatto con questa amministrazione –lascia intendere due cose: in primis che il Partito Democratico a Benevento è spaccato in due e che il sindaco Fausto Pepe ha perso molti dei suoi uomini di squadra gestendo il Comune in maniera che definire “allegra” sarebbe un eufemismo.
La musica è finita, gli amici se ne vanno …
Geronimo