Sotto attacco, Pepe continua per la sua strada.
Ci sono stati tre episodi che hanno visto il nostro sindaco al centro dell’attenzione da parte di tre persone distinte ognuna delle quali con un punto di vista differente, ha cercato di dimostrare la pochezza politico-amministrativa di Fausto Pepe e della sua “corte dei miracoli”.
Il primo sono stato io, intervenendo nella trasmissione di Ts Tv condotta da Vincenzo Colarusso, Aeropago, a confrontarmi con colui che considero, il responsabile della distruzione economica e sociale della città. E’ stato difficile reggere il passo con una persona che fa politica da anni, molto bravo a sorvolare sulle risposte, e pur sapendolo ho voluto confrontarmi con lui faccia faccia. In attesa di un secondo incontro televisivo che sicuramente ci sarà data la volontà delle parti a continuare. Alla fine tutto si è svolto all’insegna della lealtà.
Il secondo ad occuparsi del sindaco è stato Pasquale Viespoli con il suo manifesto sulla “città deturpata” dove l’aggettivo è utilizzato dall’ex senatore in senso metaforico accomunando il disastro politico a quello urbanistico, sottolineando più volte l’assenza di responsabilità e l’abitudine di questa Giunta a praticare lo “scaricabarile”. I temi affrontati da Pasquale Viespoli sono sicuramente più pregnanti di quelli toccati in trasmissione da me e sicuramente hanno fatto molto più male. Ma… c’è sempre un ma.
Le cose rimaste in sospeso nel corso della conferenza stampa dove sono? Dove sono le carte dei lavori della Colonia Elioterapica che dimostrano la “distrazione” dei fondi del cantiere che sono stati dirottati verso le fontane di piazza Bissolati? Perché a Benevento si getta il sasso e si nasconde la mano? Si deve colpire? Si colpisca fino in fondo se non si ha nulla da temere. Di finti moralisti e ipocriti la nostra città ne è piena, non penso che la gente ne voglia degli altri e dei nuovi.
Il terzo intervento è stato quello di Gabriele Corona e di Altrabenevento. Un intervento molto articolato e interessante anche per le connessioni spazio-temporali. Ma anche qui ci sono delle annotazione da fare, anche qui si è tirato il sasso e nascosto la mano molte volte. Capiamo che è stato fatto per evitare querele ma, e noi ne siamo convinti, o si accusa carte alla mano oppure è meglio tacere onde evitare incomprensioni di sorta. Si sono citate le vicende giudiziarie di Pepe comprese quelle archiviate, sono state analizzate e sui rilievi penali il sindaco risponderà nelle sedi opportune. In ogni caso anche Altrabenevento non ha risparmiato critiche.
Tre attacchi portati in modo diverso ma che hanno avuto un unico risultato: quello di rafforzare la “sindrome da assediato” di un uomo che pensa solo a candidarsi alle prossime elezioni regionali.
Ricapitolando: tutti attaccano il sindaco, molto spesso anche i compagni del suo stesso partito o i consiglieri comunali e anche qualche assessore o ex tale. L’opposizione fa quello può con risultati altalenanti. I cittadini sono scontenti del suo operato, la città è al collasso, ci sono indagini, rinvii a giudizio, cause penali a iosa.
Tuttavia, Fausto Pepe e la sua claque continuano dritti per la loro strada, con un misto di tracotanza e alterazione della realtà fattuale. Pur nell’avversione che gli ho sempre manifestato, devo riconoscergli un grande talento.
Felice Presta