Quando la musica incontra l’archeologia
L’altra sera grazie all’iniziativa “sarà giorno tutta la notte” abbiamo assistito all’apertura notturna dei musei, che sono rimasti nella disponibilità dei cittadini dalle 20.00 alle 24.00 con un nonstop tutto in serale. Sicuramente particolare quella che ha visto, nella location del teatro romano di Benevento, l’unione tra la musica e l’archeologia. Già in passato il teatro è stato sede di rappresentazioni teatrali e liriche, ma mai lo si era valorizzato in modo cosi spettacolare.
Posizionati lungo il percorso degli anelli, ad accompagnare il visitatore, di volta in volta, le note delle arpe, delle chitarre, dei flauti, del pianoforte, con musica sapientemente scelta. Il direttore del conser-vatorio Maria Gabriella Della Sala e’ riuscita, con l’impegno dei suoi alunni, a rendere una serata cultu-rale un momento di relax, dove avvolti dalle note, si è andati a passeggio nella storia.
Unica nota stonata l’assenza ingiustificata della sovrintendenza che, tranne per gli addetti alla bigliet-teria, non ha fornito alcun tipo di supporto. Ci sarebbe piaciuto essere accolti da personale competente e accompagnati nel giro da una guida turistica. Invece niente.
Capitolo a parte il San Felice, dove era esposto Ciro, il piccolo fossile di dinosauro ritrovato a Pietraroia. Dopo ben 17 anni il fossile è tornato in esposizione a Benevento. Qui la sovrintendenza ha messo a disposizione degli amanti del genere paleontologico del personale che ci ha accompagnato e guidato lungo il percorso. Tra curiosi e amanti dell’arte tante sono state le persone che, nonostante il tempo non proprio clemente, hanno deciso di approfittare dell’apertura serale. Auspichiamo per il prossimo anno una organizzazione migliore da parte della sovrintendenza.