Il convegno dell’ANTA
L’ANTA (associazione nazionale tutela ambiente) nei giorni scorsi ha organizzato un convegno sul tema: “Dalla terra dei fuochi si può uscire?” Diviso in due parti, nella prima, il convegno, ha visto protagonisti professori universitari e studiosi del problema. Senza reticenze è emersa una chiara visione della realtà sull’interramento di rifiuti speciali, pericolosi e tossici portata alla ribalta dalle dichiarazioni del pentito Schiavone. I convenuti, con cartine e mappe, hanno dimostrato che la “terra dei fuochi” non è cosi circoscritta come pensiamo, ma abbraccia un po’ tutta la regione Campania. Analisi particolari e sistemi di monitoraggio, anche dall’alto, hanno evidenziato che, in alcune terre, sostanze come ferro, piombo, mercurio, cromo, si ritrovano in valori altamente superiori alla media (molte volte le percentuali sono anche più del doppio). Tutto ciò con una ricaduta inevitabile sulla salute dei cittadini e sui costi del sistema sanitario, evidenziati dall’aumento di patologie quali neoplasie, leucemie ed ictus.
Nella seconda parte, più squisitamente politica, sono intervenuti l’assessore all’ambiente del Comune di Benevento Enrico Castiello che ha proposto di creare delle aree dove poter smaltire i rifiuti pericolosi e particolari. Il ricorso allo smaltimento illecito è spesso determinato dal fatto dai costi esorbitanti che le aziende devono sostenere per quello regolare.
Gli altri interventi sono stati quelli di Giusi Lomastro giovane imprenditrice della Sanav, società sannita di riciclo della plastica, Giulia Abate e Luca Colasanto, consiglieri regionali e componenti della Commissione ambiente alla Regione Campania. I due consiglieri stanno cercando di modificare, con apposite proposte di legge, il ciclo integrato dei rifiuti per i Comuni e tentano di tenere sotto controllo le richieste di trivellazione e l’installazione spesso selvaggia delle pale eoliche.
L’ultimo intervento è stato quello del prof. Maccari, Presidente nazionale ANTA , che illustrato una soluzione pratica su come utilizzare le terre da bonificare che non possono essere utilizzate a scopo agricolo. Con il supporto della Opus et Vita (società di Salerno), ha esposto un progetto di serre fotovoltaiche sollevate da terra. Una soluzione che comporterebbe minor costi di bonifica e minor impatto ambientale.I saluti di rito del padrone di casa, il Presidente ANTA Benevento Alfano Rinaldi a cui sono andati i ringraziamenti di tutti per aver creato l’evento a Benevento e non voler più tacere sul problema rifiuti in Campania, anzi, aver aperto un dibattito che si spera sia solo all’inizio e proficuo. Tema caro a tutti i convenuti è stato il dover ridare della Campania una immagine diversa da quella data negli ultimi anni. Bisogna togliere dalla mente e dagli occhi del mondo il binomio Campania=Immondizia. Si devono porre le basi affinché la Campania torni ad essere Campania Felix.
Anna Maria P.