La distruzione di Cellarulo
Torniamo a parlare di Cellarulo perché è una zona importante anche dal punto di vista naturalistico.
La zona, a ridosso del fiume Calore, con la sua folta vegetazione era diventata un luogo di riproduzione e di stanzialità per tante specie di uccelli tra cui l’Airone cenerino, un’esemplare protetto. Tra l’altro, la zona era stata dichiarata “parco protetto” proprio per la presenza di questa e di altre specie rare di volatili.
Tuttavia i lavori fluviali per evitare l’allagamento della zona hanno portato al disboscamento di tutte le piante sulle sponde del fiume Calore. La necessità di effettuare questo taglio indiscriminato non era giustificata perché i lavori di interramento e convoglio delle acque fluviali sono più di quaranta metri dal luogo.
Le foto allegate, precedenti al disboscamento e quelle successive, testimoniano la distruzione effettuata realizzata con discrezione e superficialità. La zona archeologica di Cellarulo è oggetto di una cantierizzazione che sta portando i vandali a distruggere quel poco che c’era rimasto da salvare. I lavori per la salvaguardia della zona procedono con scavi ciclopici la cui efficacia è tutta da dimostrare e l’habitat degli uccelli è stato distrutto con la promessa di ripiantare gli alberi in un secondo momento.
Conoscendo i tempi biblici dei lavori “che si dovrebbero fare” consigliamo agli Aironi cenerini e a tutte le altre specie di uccelli, rari e meno rari, di emigrare verso altri lidi.