L’attività dell’Aicis
In Italia la condotta delle Compagnie di Assicurazione non è esente da arbitrarietà. Il costo delle polizze è alto e ingiustificato, il risarcimento dei danni provocati da sinistri risulta troppo spesso problematico e a risentirne non sono solo gli utenti, ma anche gli operatori del settore. Stavolta non vogliamo occuparci degli assicurati, ma di coloro che lavorano per le assicurazioni, in particolare i consulenti tecnici che da sempre sono al centro dell’attenzione perché con la loro attività di analisi sono fondamentali per la corretta valutazione dei danni provocati da eventi sinistri.
Dal 1969 in Italia esiste l’Aicis, acronimo di Associazione Italiana Consulenti di Infortunistica stradaleimpegnata in un costante lavoro di tutela e formazione della professione del perito assicurativo. Il presidente nazionale è Marco Mambretti, mentre quello provinciale è Teo Orlacchio. Proprio a Benevento abbiamo incontrato il sannita Felice Pastore, consigliere nazionale e vice presidente regionale dell’Aicis che ci ha tenuto a precisare come il principale obiettivo dell’associazione sia proprio il miglioramento della formazione tecnica del perito assicurativo che l’Aicis preferisce chiamare “Esperto d’Automobile”, secondo la definizione internazionale.
“La nostra organizzazione – come ha precisato Pastore – è totalmente indipendente e punta sull’aggiornamento costante e sullo studio dell’evoluzione delle tecniche di riparazione, inoltre ci battiamo per una maggiore tutela giuridica di una professione che contiene una serie di saperi complessi. Il sinistro stradale presenta una molteplicità di elementi che richiede una notevole preparazione da parte di colui che “accerta” il danno, come garanzia dell’assicurato a ricevere un risarcimento congruo e in tempi ragionevoli.
Nelle scorse settimane l’AICIS insieme a Ugl-SIPA (sindacato italiano periti assicurativi), ha organizzato dei presidi in tutta Italia per porre all’attenzione un problema riguardante l’affidamento delle consulenze tecniche presso i tribunali.
Il D.L. 209/2005, il Codice delle Assicurazioni, impone che l’attività di consulente tecnico per i danni derivanti dalla circolazione, dal furto e dall’incendio dei veicoli a motore e dei natanti, sia svolta unicamente dai Periti iscritti al Ruolo Periti Assicurativi. Purtroppo continuano a registrarsi abusi e difformità come l’affidamenti degli incarichi a tecnici non abilitati a valutare la quantificazione dei danni. “L’azione dell’AICIS e del SIPA ha semplicemente come obiettivo il rispetto della legge– ha dichiarato Pastore – abbiamo voluto invitare Giudici e Avvocati ad adoperarsi in tal senso e scegliere solo professionisti iscritti al ruolo”.
In questo periodo l’associazione è stata molto attiva nella battaglia politica contro l’articolo 8 del decreto legge 145 denominato “Destinazione Italia”, prima cancellato e poi riproposto nuovamente senza modifiche significative, solo per soddisfare i desideri della potente lobby assicurativa. L’AICIS nei mesi precedenti con un lungo e articolato documento aveva proposto una serie di emendamenti per migliorare la norma, per garantire riparazioni adeguate e secondo le specifiche del costruttore senza le pesanti ingerenze dell’assicuratore, premiare le carrozzerie che investono in attrezzature e formazione senza penalizzazioni sui costi della manodopera e alcune proposte per la visione dei veicoli da assicurare e la corretta valutazione del valore commerciale degli stessi.