La scarsa manutenzione della Villa comunale
BENEVENTO. Nel corso delle ricerche sui lavori di Piazza Colonna, ci siamo imbattuti in una delle ditte che sta effettuando le opere, la Cavoto Costruzioni s.r.l. di Montefalcone. L’azienda è titolare della gestione e manutenzione di parchi, aiuole e spartitraffico.
Le aiuole spartitraffico sono quelle di via dei Dauni (mq 2.350), Rotonda delle Scienze (mq 1216), via Paolella (mq 2.540), via Meomartini (mq 633), via Aldo Moro (mq. 237), via Ferrelli (mq 700), via Tommaselli (mq 571), rotonda dei Pentri (mq 2.681), via Napoli (mq 3.000), piazzale degli Atleti (mq 3.220), area spartitraffico antistadio Meomartini (mq 100), area rotonda Vittime del Terrorismo (mq. 2.700). Poi ci sono le aiuole in via Rummo, Arco di Traiano, Piazza IV Novembre e il piazzale della Basilica della Madonna delle Grazie.
I parchi in gestione sono l’area archeologica dell’Arco del Sacramento, i Giardini De Falco a Capodimonte, il giardino antistante il teatro De Simone e la Villa Comunale. L’importo per i lavori da eseguire per il trienno è di 900.010,32 euro. Per l’appalto in questione, oltre al nome della ditta vincitrice, c’è un altro, quello della ditta P.D.G. S.A.S di Pallotta Giovanni che insieme con la Cavoto srl dovrebbe occuparsi della manutenzione.
Dove sorgono le nostre perplessità?
La Villa Comunale fu realizzata ed inaugurata, intorno al 1880, dal direttore dell’orto botanico di Napoli, Alfredo Dehnardt. L’area si caratterizza per le linee assai armoniose che assecondano la conformazione naturale del luogo. Prati ed aiuole in stile inglese, sono ornati da busti di illustri personaggi sanniti. Nella villa ci sono piante che richiedono una cura particolare che andrebbe fatta da giardinieri con particolare competenze. Lì ci vogliono agronomi e chimici per la giusta scelta dei pesticidi. Si può affidare la gestione della Villa Comunale a degli operai di una ditta edile?
Naturalmente questi si limitano solo alle pulizia delle strade e delle aiuole, perché non possono mettere le mani sugli alberi e le piante, neanche per la tosatura che richiede specifiche conoscenze botaniche. Ci risulta che dovrebbero esserci quindici addetti ad occuparsi del decoro della villa, ma da mesi ci viene segnalato che girano non più di tre operai al giorno che fanno quello che possono e solo l’ordinario. Alberi pericolosamente inclinati, prati e piante disseccate, fontana del laghetto spenta, panchine rovinate e la cassa armonica chiusa e con le tavole divelte. Ci chiediamo se sia corretto, affidare a ditte del genere la conservazione di un patrimonio naturale così importante.
FELICE PRESTA
Segnaliamo inoltre un grave episodio il quale, diciamolo subito, non riguarda le ditte citate.
Abbiamo visto alcune autobotti, senza sigla, caricare nei loro serbatoi l’acqua direttamente dai bocchettoni presenti nella Villa Comunale. Vogliamo sapere dove viene trasportata, perché ci hanno riferito cose molto gravi in merito. Torneremo sull’argomento con una denuncia specifica.